Chloe Sagal: la creatrice dell'horror indie Homesick muore suicida
La donna si è data alle fiamme in un parco di Portland.
Chloe Sagal, sviluppatrice indie e autrice dell'apprezzato horror Homesick, si è sucidata in un parco della cittadina di Portland, dandosi alle fiamme. L'intervento dei passanti non ha salvato la 31enne transgender, che stando a quanto afferma la sua famiglia avrebbe compiuto il gesto come protesta per il forte clima di odio che la circondava e per il costante bullismo di cui era vittima.
La Sagal era finita al centro di un polverone mediatico per una campagna di raccolta fondi lanciata su Indiegogo, che serviva almeno formalmente per finanziare le cure per un grave incidente. In seguito alla misteriosa sospensione della campagna venne alla luce che il denaro raccolto fu utilizzato dalla Sagal per una operazione di cambio di sesso, con l'autrice che si trovò rapidamente nel mirino delle community internet più spietate.
Come riporta GeekGamer, Chloe Sagal non era nuova ad atti di autolesionismo e solo qualche giorno prima del suicidio la giovane era stata sorpresa dalla polizia con un machete nel tentativo di procurarsi delle ferite.
Il sito OregonLive cita invece alcuni testimoni e un biglietto di addio lasciato da Sagal. "La mia morte non può essere silenziosa", recita la nota. "Deve essere rumorosa e politica. La mia intera vita, le mie esperienze, la mia educazione hanno portato a questo momento. Posso soltanto aspettarmi traumi e dolore dalla mia esistenza."
I testimoni affermano che Sagal, prima di darsi alle fiamme, avrebbe recitato ad alta voce un discorso sulle malattie mentali e sui senza tetto, prima di estrarre un contenitore di liquido infiammabile. Una vicenda che non può altro che farci riflettere, ancora una volta, sul peso del bullismo online e delle community fatte solamente di rabbia e odio.