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In Cina le restrizioni sui videogiochi sono già state aggirate

La Cina obbliga i giocatori a giocare per tre ore a settimana.

Come vi avevamo riportato qualche giorno fa, la Cina ha stretto ancora la morsa attorno al numero di ore che i giovani sotto i 18 anni possono utilizzare per giocare ai videogiochi. Queste restrizioni limitano i giovani giocatori a un'ora di sessione online dal venerdì alla domenica.

Com'era ovvio sono già apparse diverse soluzioni alternative che consentono di aggirare queste leggi. Secondo il giornale del governo cinese People's Daily, Tencent ha citato in giudizio oltre 20 siti di e-commerce e piattaforme di scambio di account per il popolare gioco multiplayer Honor of Kings. Questo titolo è il più popolare in Cina e registra una media di cento milioni di giocatori al giorno.

Tencent per questo gioco ha creato un sistema di registrazione in cui deve essere utilizzato il nome reale, in modo che fosse conforme alle leggi. Per aggirare queste restrizioni, sono comparsi su questi siti di e-commerce degli account "in affitto" con prezzi che partono da 33 yuan (circa 5 dollari) per due ore di utilizzo. Affittando un account, gli under 18 non devono così inserire i loro veri nomi e possono giocare a Honor of Kings senza limiti.

Attualmente è difficile dire quanto sia diffuso l'utilizzo di account a noleggio e soprattutto se è una pratica ancora in corso. Tuttavia chi usa questi escamotage deve stare attento poiché potrebbero essere scoperti da altri meccanismi di monitoraggio.

Fonte: Kotaku