Cloud Imperium Games risponde alle accuse di Crytek per l'utilizzo del CryEngine in Star Citizen
Gli sviluppatori del titolo ad ambientazione spaziale si difendono.
Nel mese di dicembre dello scorso anno vi avevamo parlato della vicenda che vedeva come protagonisti Cloud Imperium Games e Crytek, con la seconda compagnia che ha citato in giudizio il team responsabile di Star Citizen per l'utilizzo del famoso CryEngine: secondo Crytek, il team avrebbe violato i termini dell'accordo, usando il motore anche per Squadron 42, la componente single player di Star Citizen, considerata dai proprietari dell'engine un gioco separato da Star Citizen.
Ora, come segnala PCGamer, arriva la risposta di Cloud Imperium Games. Lo studio si è difeso mostrando proprio l'accordo di licenza che, a quanto pare, non sostiene le rivendicazioni avanzate da Crytek: il documento in questione, considera Squadron 42 come parte integrante di Star Citizen e non obbliga CIG ad usare solamente il CryEngine, quindi sembra che in realtà la compagnia fosse libera di passare all'uso di un altro engine, senza vincoli.
Ma non solo, Crytek decise di fare causa a Cloud Imperium anche per l'assenza dei marchi della compagnia tedesca all'interno del gioco, CIG si difende dichiarando che, non utilizzando alcun software di Crytek, non è necessario mostrarne i marchi.
Infine, la causa sosteneva che il co-fondatore e general counsel di Cloud Imperium Games, Ortwin Freyermuth, in precedenza rappresentante di Crytek, non avrebbe dovuto negoziare l'accordo di licenza per conto di CIG, ma in realtà sembra che Crytek non abbia mai avanzato tale richiesta nelle trattative, quindi gli fu permesso di negoziare l'accordo per conto degli sviluppatori di Star Citizen.
La vicenda va avanti, voi cosa ne pensate?