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Il co-director di Kingdom Hearts 3 parla dell'evoluzione del combattimento e delle magie

Cosa possiamo aspettarci nel futuro del franchise?

Kingdom Hearts 3 è uno dei progetti targati Square Enix che più si sta facendo attendere e la mancanza di una finestra di lancio non può che scontentare i tantissimi fan della serie.

Questo nuovo capitolo del franchise rappresenta un passo in avanti molto importante per gli sviluppatori e per una serie che nel corso degli anni ha spesso proposto meccaniche di gioco molto diverse anche e soprattutto a livello di combattimento e di gestione delle magie. Il co-director di Kingdom Hearts 2.8 e Kingdom Hearts 3, Tai Yasue, è stato intervistato da VentureBeat proproprio su questo argomento.

"Ogni tipo di combattimento utilizzato ha i propri aspetti divertenti ma penso che il sistema dei punti magici, usando MP sia molto accessibile. Ha funzionato bene ma non vogliamo fare la stessa cosa in ogni gioco. In Kingdom Hearts 3 volevamo migliorare questo sistema per la nuova generazione.

"Usando gli incantesimi volevamo che gli ambienti e i nemici reagissero in maniera significativa. Non volevamo che semplicemente esplodessero. È una questione anche di effetti. Se si utilizza un incantesimo di gelo si crea un luogo in cui è possibile pattinare sul pavimento. Volevamo che la magia interagisse dinamicamente con gli ambienti di gioco."

Cosa pensate di questo tipo di interazione tra magia e ambienti?

Avatar di Alessandro Baravalle
Alessandro Baravalle: Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.
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Kingdom Hearts III

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