Coronavirus: come aiutare i ricercatori con il software Folding@Home
Con pochi e semplici passi potete fare la differenza.
Qualche giorno fa vi avevamo parlato del software Folding@Home, nato nel 2000 come lavoro di pochi scienziati informatici. Questo programma ritaglia piccole parti di dati computazionali molto più grandi e trasferisce il lavoro ai personal computer di tutto il mondo. Man mano che i piccoli lavori vengono completati, vengono raggruppati per creare strutture più grandi, che vengono quindi condivise con gli scienziati partecipanti.
Grazie a questo programma si è potuto contribuire significativamente alla ricerca su cancro, sclerosi laterale amiotrofica, Parkinson, Corea di Huntington e persino l'influenza. Ed è proprio grazie a Folding@Home, è possibile aiutare i ricercatori sullo studio del COVID-19. Iniziare è facile: basta scaricare questo programma ed installarlo. Una volta avviato il programma vi chiederà se volete iniziare a "piegare le proteine" in modo anonimo o inserendo il vostro nome.
Oltre al nome sarete in grado di scegliere se collaborare da soli o attraverso un team. Vi consigliamo di entrare a far parte di un team perché i risultati sono più impattanti ed è comunque divertente collaborare con altre persone. A questo link potete dare uno sguardo ai vari team presenti: per entrare a farne parte non dovrete far altro che inserire il codice che trovate nella pagina.
Questo è tutto ciò che dovrete fare per partecipare al programma: Folding@Home funzionerà in background mentre state al PC, anche se il browser non è attivo. Ovviamente potete scegliere quanta energia il vostro computer utilizzerà per far girare il programma, oltre ad una serie di ulteriori opzioni che possono essere modificate a piacimento. Inoltre a questo link è possibile visualizzare tutti gli aggiornamenti in merito al COVID-19.
Fonte: LifeHacker