Counter-Strike e partite truccate: il problema è così grave che ora l'FBI ha dato il via a un'indagine
Dall'Australia agli USA.
Il problema dei tornei con partite truccate e delle scommesse illegali in Counter-Strike ha superato i confini australiani per arrivare negli USA, ed è apparentemente così grave che ora l'FBI sta indagando.
La notizia è arrivata da una nuova intervista su YouTube con Ian Smith, il commissario della Esports Integrity Commission (ESIC). L'ESIC è l'organismo che ha già affrontato il problema delle partite truccate in Australia.
In una chat con lo YouTuber slash32, Smith ha sottolineato che è in corso un'indagine contro "un gruppo relativamente piccolo di giocatoi, ma significativo, che per un lungo periodo di tempo ha organizzato partite truccate nell'MDL nordamericano".
"In una certa misura stiamo lavorando con le forze dell'ordine e l'FBI, che solo di recente ha avuto un'unità investigativa sulle scommesse sportive. Sono bravi, ma sono inesperti, perché le scommesse sportive non sono mai state oggetto di indagine in America fino a poco tempo fa", ha detto Smith.
Smith ha anche fornito un aggiornamento sulle indagini per le partite truccate in Australia.
"Sono ottimista sul fatto che saremo in grado di renderle pubbliche presto, entro i prossimi 10 giorni o 2 settimane", ha detto il commissario ESIC. "Fortunatamente in Australia questi sono reati penali, ma coordinare tutto con la polizia richiede molto più tempo. Se fossimo solo noi ad agire, annunceremmo i procedimenti ora".
Smith si riferisce al caso dei massicci ban assegnati ai giocatori australiani all'inizio di quest'anno. Un piccolo gruppo di giocatori è stato bannato per aver piazzato più scommesse contro la propria squadra nelle partite in cui stavano giocando, e nell'intervista Smith ha detto che la ESIC è stata in grado di incrociare le prove dalla chat di gioco, dai registri di Discord e da altro materiale.
Fonte: Kotaku.