Skip to main content

Ecco perché il creatore del Game Boy lasciò Nintendo

Gunpei Yokoi, prima della tragica scomparsa, spiegò i motivi dietro la sua decisione.

Gunpei Yokoi, per chi non lo sapesse, è il papà dell'indimenticabile Game Boy, ma anche di Virtual Boy che, al contrario, si rivelò un vero disastro e, nel 1995, non riuscì ad imporsi sul mercato. In seguito, Yokoi lasciò Nintendo e in molti pensarono che il fallimento del suo Virtual Boy sia stata la ragione per cui lasciò la compagnia.

Oggi, grazie alla segnalazione di Kotaku, scopriamo che le cose andarono diversamente. Gunpei Yokoi, scomparso nel 1997 a causa di un incidente stradale, aveva lasciato Nintendo l'anno precedente, a 55 anni, dopo Virtual Boy. Nello stesso anno, siamo nel 1996, Yokoi rilasciò delle dichiarazioni al magazine giapponese Bungeishunju che ora sono state ripubblicate.

"Ho lasciato Nintendo dopo oltre trent'anni. Dopo essermi laureato all'Università, ho passato tutto il mio tempo presso Nintendo. Arrivato a 55 anni, ho pensato che avrei dovuto cercarmi un lavoro che mi consentisse maggiore libertà d'espressione per le mie idee".

A quanto pare, dunque, le ragioni che portarono all'addio non devono essere rintracciate nel disastroso Virtual Boy, quanto alla volontà di una maggiore libertà d'espressione.

"Il giorno prima che andassi in pensione da Nintendo, Nikkei fece un approfondimento su di me" (il giornale in questione scrisse che fu il flop di Virtual Boy a portare all'addio). "In realtà non mi sono affatto dimesso per 'prendermi la responsabilità del fallimento di Virtual Boy'. Prima di allora, avevo già pensato che allo scattare del cinquantacinquesimo anno di età avrei voluto diventare indipendente. Per dirla in un altro modo, sono arrivato con idee di tutta una vita ma continuavo a realizzare oggetti da gioco. È perché dovevo continuare a portare avanti la filosofia aziendale di Nintendo del 'creare oggetti da gioco di nicchia', che mi sono dimesso. Questo è l'unico motivo."

Purtroppo, come già detto, Gunpei Yokoi morirà in un incidente stradale l'anno successivo alle sue dichiarazioni, perciò sarà impossibile vedere quali progetti creativi stava realizzando.