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Crytek continua a pagare con irregolarità i propri dipendenti

Una situazione che andrebbe avanti da tempo.

È ormai da diversi anni che Crytek sembra non navigare in buone acque e questa situazione si ripercuote sui dipendenti, che non vengono pagati con regolarità. Già più di due anni fa parlavamo sulle pagine di Eurogamer del periodo buio che sta attraversando Crytek e della trasformazione che sta affrontando per uscirne.

Purtroppo però, quando i lavoratori vengono messi in secondo piano difficilmente si possono creare le basi per un ambiente fertile da cui far rinascere un'azienda.

Lo dimostrano le innumerevoli grida sui social dei dipendenti dello studio tedesco e, come riporta Polygon, il distaccamento dei duecento lavoratori di Crytek UK con lo studio ora chiamato Dambuster Studios, con riferimento al bombardamento inglese della Germania durante la seconda guerra mondiale.

In questi giorni in particolare, alcune dichiarazioni sui social hanno attirato l'attenzione dell'opinione pubblica. I dipendenti di Crytek infuriati parlano di ritardi di due mesi nei pagamenti e da diverso tempo i conti vengono saldati con ritardi tra le due e le quattro settimane.

Come se ciò non bastasse, i lavoratori si lamentano del trattamento ricevuto dai vertici dell'azienda. È ormai da anni che vengono rassicurati dai dirigenti di Crytek del fatto che si tratterà di una situazione temporanea e di tener duro, senza dare spiegazioni più approfondite.

L'ultima volta, ad ottobre, sono stati gli stessi fondatori di Crytek, Cevat, Avni e Faruk Yerli, a rassicurare i dipendenti del fatto che il momento difficile fosse superato, evitando però di rispondere a qualunque domanda specifica sull'argomento. Da quel giorno la situazione non si è per nulla rasserenata e ad oggi molti lavoratori di tutti gli studi Crytek lamentano di non aver ancora ricevuto stipendi dei mesi passati.

Avatar di Pier Giorgio Liprino
Pier Giorgio Liprino: Per far felice Pier Giorgio basta parlargli di politica, scienza e videogiochi. A questi ultimi s'è avvicinato da bambino giocando ad Age of Empires 2 e da allora è rimasto un appassionato PC gamer, con uno sguardo attento alle console.
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