Cyberpunk 2077 come Assassin's Creed Unity? CDPR non sembra aver appreso la lezione come con The Witcher 3
Il libro di Jason Schreier 'Blood, Sweat, and Pixels' rivela un'interessante retroscena sull'ultimo The Witcher.
Il lancio di Cyberpunk 2077 è stato minato da innumerevoli problemi tecnici e bug che hanno compromesso l'intera esperienza soprattutto su sistemi old-gen. Questo è qualcosa di cui si parla tantissimo sin dall'uscita del titolo ma, ora, emerge un'interessante retroscena che riguarda The Witcher 3 e che può essere collegato anche a Cyberpunk 2077.
Nello specifico, un passaggio del libro di Jason Schreier, "Blood, Sweat, and Pixels", ha svelato che all'epoca di The Witcher 3 la più grande paura era quella di cadere negli errori commessi da Ubisoft con Assassin's Creed Unity.
Ricorderete che il gioco fu pesantemente criticato perché lanciato in condizioni disastrose con tonnellate di bug. Per non commettere questo errore, CDPR decise di rinviare The Witcher 3 di 3 mesi. Anche se al momento del lancio il titolo presentava alcuni difetti, non era nelle condizioni di Unity (o Cyberpunk 2077).
"Una delle ragioni per rinviarlo era che così non sarebbero finiti come Assassin's Creed Unity" si legge nel libro di Schreier, "un gioco uscito un paio di mesi prima che era stato pesantemente deriso per i suoi bug grafici, incluso quello che faceva esplodere la faccia di un NPC (una faccia trasformata in un popolare meme su Internet)".
Al tempo, dunque, il team apprese la lezione di Unity, ma sembra che sia stata dimenticata per Cyberpunk 2077. O meglio, i dirigenti della compagnia sembrano averla dimenticata, preoccupandosi di voler lanciare il gioco senza ascoltare gli avvisi degli sviluppatori.
Fortunatamente, CDPR ha già confermato di essere al lavoro su patch correttive per Cyberpunk 2077 ma bisognerà attendere ancora per ulteriori miglioramenti.
Che ne pensate?
Fonte: Twitter.