Cyberpunk 2077 e Assassin's Creed Valhalla, per Jason Schreier è tempo di ammettere che sono Accessi Anticipati
"Difficile ammetterlo, ma sono fatti."
Nel suo ultimo intervento per Bloomberg, il noto giornalista videoludico Jason Schreier ha esaminato il lancio di Assassin's Creed Valhalla e di Cyberpunk 2077, constatando la presenza, ormai appurata, di bug e glitch di varia natura.
"Entrambi i giochi sono open world con grafica eccezionale e questo si traduce sempre in più glitch, man mano che il codice di gioco diventa più elaborato.".
Anche togliendo dall'equazione Valhalla, Cyberpunk 2077 da solo è un chiaro esempio di questo problema, oltre ad essere quello che sta scatenando il maggior numero di polemiche in questi giorni.
Il titolo è stato annunciato nel lontano 2012, quando PS4 e Xbox One ancora non erano una realtà e, dopo anni di sviluppo e ben tre rinvii, il risultato su quelle stesse console è stato parecchio deludente.
Per Jason, la pratica del rilasciare un prodotto in pessime condizioni per poi sistemarlo in seguito, è fin troppo diffusa nel mercato tripla-A, nonostante la soluzione sia davanti agli occhi di tutti: basterebbe solo che gli sviluppatori AAA ammettessero di vendere un gioco in Accesso Anticipato.
Per il giornalista, l'industria videoludica ad alto budget sarebbe terrorizzata all'idea di usare la frase Early Access per descrivere i propri giochi, in quanto ne ridurrebbe il valore percepito. Tuttavia, con Accesso Anticipato gli utenti si metterebbero il cuore in pace e si godrebbero un gioco ben consapevoli di avere fra le mani un prodotto che necessità di sistemate e ritocchi prima di funzionare al 100%...come appunto Cyberpunk 2077 e Assassin's Creed Valhalla, i quali sono ancora affetti da parecchi bug, chi più chi meno.
"Ecco la proposta: i creatori di questi grandi giochi buggati devono smettere di pretendere che sono giochi finiti. Una delle invenzioni più recenti dell'industria è il concetto di Accesso Anticipato, dove i giocatori possono comprare un gioco ancora in sviluppo e testare pezzi che ancora non sono completi. Il recente Baldur's Gate 3, ad esempio, è entrato in Accesso Anticipato a settembre e i giocatori hanno condiviso feedback e suggerimenti con gli sviluppatori, i quali continueranno a patchare e sistemare il tutto, prima del sul rilascio ufficiale.".
"Sarà sicuramente imbarazzante ammettere che il tuo gioco non è completo dopo aver speso centinaia di milioni di dollari e anni di sviluppo, ma pubblicare un gioco 'completo' devastato dai bug è sicuramente peggio. Una delle immagini più famose della storia videoludica è lo screenshot del personaggio senza faccia di Assassin's Creed Unity del 2014, titolo notoriamente pieno di bug. Se i publisher vogliono evitare lo stesso destino, è meglio che inizino a pensare ad un approccio diverso.".
L'Accesso Anticipato è stata una manna dal cielo per gli sviluppatori indipendenti, i quali hanno potuto così usufruire di fondi utili al proseguimento e al completamento dei propri progetti. Hades, uno dei capolavori indie dell'anno, nonché candidato a Gioco dell'Anno agli ultimi Game Awards 2020, è stato per lungo tempo in Early Access, prima della sua pubblicazione pochi mesi fa.
Secondo voi, anche i tripla-A open world dovrebbero iniziare ad usare questa frase al lancio dei propri titoli, considerando quello che molto spesso accade nel post-lancio?
Fonte: Bloomberg