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Cyberpunk 2077: l'attacco hacker a CD Projekt RED potrebbe essere partito dall'interno

Un esperto di sicurezza bolla la cosa come 'plausibile'.

Nella giornata di oggi lo sviluppatore di Cyberpunk 2077, CD Projekt RED, ha dichiarato di aver subito un attacco hacker che ha portato alla scoperta dei codici sorgente di alcuni giochi. Lo studio ha pubblicato la notizia online, condividendo pubblicamente la richiesta di riscatto che si dice sia stata lasciata da un hacker. Ora, lo studio ha ribadito di non voler trattare con i ricattatori e ha già contattato le autorità competenti: ma la società corre un rischio reale?

A confermarlo è un'esperto di sicurezza Ray Walsh che in un'intervista ha dichiarato: "Sarà interessante vedere come CD Projekt Red affronterà questo attacco ransomware in futuro, e soprattutto se ritornerà alla sua dichiarazione iniziale o alla fine deciderà di pagare gli hacker per proteggere il codice di Cyberpunk 2077 e della versione inedita di The Witcher 3. Se il codice del gioco è stato rubato, lo studio corre il rischio reale che quei giochi vengano divulgati online, indipendentemente dal fatto che paghino o meno. Se il codice del gioco viene rilasciato online, ciò consentirebbe alle versioni crackate dei loro giochi di proliferare online gratuitamente e sarebbe un problema per il profitto".

Oltre a questo, Walsh afferma che tutti gli indizi potrebbero rendere "plausibile" il fatto che si tratti di un lavoro combinato internamente: "La possibilità di un lavoro interno è ovviamente plausibile. La cattiva stampa causata dal lancio anticipato di Cyberpunk 2077 tra bug e problemi grafici, così come i rapporti che CD Projekt Red ha incolpato i suoi sviluppatori, potrebbero essere i motivi principali per qualcuno".

"Ora", continua l'esperto di sicurezza, "dovremo aspettare e vedere esattamente cosa rivela l'analisi forense su questo hack in modo che CD Projekt Red possa accertare esattamente quali dati sono stati interessati e cosa potrebbe essere potenzialmente a rischio".

Fonte: Nintendo Life