Cyberpunk 2077: gli sviluppatori si espongono riguardo il processo creativo e il ruolo delle gang nel gioco
Non saranno semplici criminali.
Il processo di scrittura della sceneggiatura di Cyberpunk 2077 è stato un processo multistrato, nel quale gli scrittori si sono sforzati per mantenere l'atmosfera e allo stesso tempo liberare la loro creatività, riporta Gamingbolt.
I titoli CD Projekt RED sono noti per avere un comparto narrativo di una certa profondità e di rilievo, dalle dinamiche complesse e curate. Ebbene uno degli sceneggiatori di Cyberpunk 2077 ha raccontato come il processo di scrittura dell'ultima fatica dello studio polacco sia passato attraverso molteplici cambiamenti prima che giungesse alla sua versione finale. Gli scrittori hanno inoltre esercitato la loro creatività con un particolare riguardo all'atmosfera del gioco. Ecco le parole dello sceneggiatore Stanisław Święcicki:
"Siamo circa otto o dieci persone. Dieci al momento. Quindi, si tratta di una squadra. All'inizio ad un livello più alto è si decide qual è la direzione da intraprendere. Poi veniamo fuori con una specie di schema narrativo per così dire - una visione molto panoramica di come la storia progredisce. La narrazione è la chiave per CD Projekt RED. Mi piace dire che la narrativa sia la chiave, piuttosto che la storia. Perché il tutto si riduce a tutti i team narrativi che lavorano davvero a stretto contatto ".
Riguardo le bande presenti nel gioco, Święcicki ha fatto notare come non si tratti di semplici cattivi piatti, ma di persone mosse dal senso di appartenenza e guidate dalle necessità degli esseri umani.
"Non vogliamo che le gang siano i soliti cattivi dei fumetti, non sono abomini che hanno impiantato i cyberware nei loro corpi per nessuna ragione. Si tratta di un mondo scuro nel quale l'umano deve cercare la propria identità, e alcune persone si limitano a gravitare attorno alle bande. Sono ancora umani, anche se i loro volti sono modificati. Sono guidati da un desiderio universale, la necessità di appartenere ad un gruppo".
Cosa ne pensate delle sue parole? State aspettando anche voi Cyberpunk 2077?