Cyberpunk 2077 disastroso su PS4 e Xbox One? 'Sony e Microsoft non hanno assolutamente colpe'
Rami Ismail: "le 'certificazioni' non assicurano che i giochi siano belli".
Il dibattito sul complicato lancio di Cyberpunk 2077 soprattutto su PS4 e Xbox One continua a tenere banco e anche il ruolo di Sony e Microsoft è entrato spesso nelle discussioni. Pochi giorni fa vi abbiamo anche riportato le dichiarazioni anonime di un componente dell'industria videoludica che aveva sottolineato come i due produttori di console avessero delle responsabilità nell'arrivo del titolo sulle versioni base dell'ormai old-gen nonostante delle condizioni a dir poco discutibili.
Ora però arriva una voce tutt'altro che anonima e molto conosciuta anche per le sue posizioni assolutamente indipendenti: Rami Ismail. Ismail è da tempo una figura molto nota dell'industria che si è fatta conoscere inizialmente come co-fondatore di Vlambeer (Ridiculous Fishing, Luftrausers, Nuclear Throne) e che spesso ha detto la sua su svariati argomenti con posizioni molto apprezzate.
Nelle scorse ore Ismail è proprio intervenuto su questo argomento: Sony e Microsoft hanno colpe per le versioni disastrose di PS4 e Xbox One di Cyberpunk 2077 che sono state pubblicate?
"Solo per spiegare: Sony e Microsoft non sono responsabili per lo stato di Cyberpunk 2077 su PS4 e Xbox One. "Cert" (le certificazioni, le approvazioni) non sono qualcosa che assicura che i giochi siano 'belli', assicurano che i videogiochi non causino brick o disabilitino funzionalità fondamentali. Ora, i contratti nell'industria mi proibiscono di pararne nel dettaglio ma lasciate che vi parli a grandi linee del processo generale e del concetto di 'certificazione'.
"Certificazione non significa che il vostro gioco è privo di bug grafici, di problemi di performance, di glitch o che funzioni propriamente. Significa che il gioco non dovrebbe creare problemi alla vostra console, alla vostra abilita di usarla e che non infrange regole e marchi.
"Le Certificazioni non riguardano cose come texture che si caricano 5 secondi dopo, oggetti che volano, il mio personaggio che passa attraverso il tetto dell'auto senza pantaloni e mostrando il sedere. Questo non ha nulla a che vedere con le certificazioni e anche se nel processo dovessero essere individuante non è questo il loro compito".
Ismail continua descrivendo con maggiori dettagli il processo di certificazione definendolo un "gigante, un titano" e arriva a una questione molto importante.
"Alla fine della fiera 'cert' è un modo per assicurarsi che la console non vada incontro a brick ma il publisher del gioco è il solo responsabile per la sua qualità. Un gioco con tutti quei bug, con personaggi senza pantaloni che spuntano dai tetti delle auto passa il processo di certificazione. Poi sta al publisher dire ok abbiamo superato tutta la certificazione ma lo stato del gioco ora non permette un lancio, dovremmo ritardare. Le piattaforme non hanno un bollino magico 'questo non rispetta i nostri standard di qualità'. Non certificano che il tuo gioco sia di qualità, lasciano la decisione ai publisher sulla possibilità di spararsi da soli in un piede con il lancio di un progetto di qualità sotto la media.
"Tutto questo per dire che non c'è alcuna responsabilità delle piattaforme (Sony e Microsoft) per lo stato del gioco. La responsabilità è su chi ha deciso di pubblicare e lanciare e solo su chi ha preso parte a quella decisione. Non gli sviluppatori, non il dipartimento controllo qualità, non le certificazioni e non Sony e Microsoft".
Insomma, la colpa in fin dei conti, è dei piani alti di CD Projekt. Cosa pensate delle parole di Ismail?
Fonte: SegmentNext