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Cyberpunk 2077 e CD Projekt RED non hanno accordi privilegiati con Sony e Microsoft. Ecco il perché dei rimborsi rifiutati

Il dramma dei rimborsi sugli Store continua.

Come sappiamo, il polverone alzato dalle poco performanti versioni console del blockbuster CD Projekt Red ha portato molti utenti a chiedere rimborsi agli store di competenza su cui hanno acquistato il titolo, per ritrovarsi, perlopiù, con un nulla di fatto per via di politiche di rimborsi oltremodo castranti rispetto a quelle delle piattaforme PC. La software house polacca ha dichiarato ai suoi utenti di avere la facoltà di richiedere il rimborso sugli store e, solo in seconda istanza se insorgevano altre problematiche, di rivolgersi direttamente a loro, all'indirizzo helpmerefund@cdprojektred.com.

Non abbiamo ancora info sulle eventuali politiche o azioni che sta intraprendendo CDPR di fronte a eventuali richieste di indennizzo rivolte a quest'indirizzo: quello che incuriosisce è, piuttosto, il voler oggi puntualizzare che le (eventuali?) politiche di rimborso sugli store Sony e Microsoft non sono una conseguenza del lancio del loro gioco.

Il co-CEO Marcin Iwinski ha affermato davanti agli investitori "Non stiamo incoraggiando i giocatori a ritornare al gioco. Speriamo ci diano la possibilità di migliorarlo su console. C'è stato un fix nel weekend, ne seguirà un altro in sette giorni. Tuttavia c'è un'opzione: è possibile chiedere il rimborso al rivenditore, è la soluzione più semplice. Altrimenti, se non risulta possibile, forniremo noi assistenza alla cosa." Il problema è che non si è ancora capito che tipo di assistenza CDPR è disposta a fornire, in tal senso.

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Inoltre, e qui arriva la puntualizzazione, l'SVP dello Sviluppo economico della società Michal Nowakowski ha rimarcato che "Dovete capire che Microsoft e Sony, per ogni prodotto che rilasciano digitalmente, hanno politiche di rimborso. A differenza di quanto gli articoli in giro dicono, non sono state attivate per noi, non è vero." Continua: "Sono politiche attive e lo sono sempre state. Non sono state attivate specificamente per noi. Chiunque ha effettuato un acquisto su queste piattaforme può chiedere un rimborso." Il tutto, ad ogni modo, si scontra con l'atteggiamento del servizio clienti degli store in questione, che come abbiamo visto sono stati ben poco comprensivi verso chiunque abbia anche solo scaricato il titolo, pur senza neanche farlo partire. Vedremo come si evolve la situazione.

Fonte: VG 247