Cyberpunk 2077 sviluppato senza crunch? Le promesse di CD Projekt RED sembrano già infrante
Un report parla di 6 giorni su 7 a lavoro e altri dettagli.
A maggio 2019, gli sviluppatori di Cyberpunk 2077, CD Projekt Red, avevano promesso allo staff che non ci sarebbe stato alcun periodo di crunch obbligatorio poiché il gioco si avvicinava al completamento. Un mese dopo, è stata fatta la stessa promessa. Adesso però un report afferma che in realtà il team sarà costretto a periodi di lavoro extra.
Stando al report, quindi, il lavoro extra è ora diventato obbligatorio, con CDPR che si affretta a eliminare i bug del gioco prima della data di uscita prevista a novembre.
Secondo Bloomberg, la modifica delle norme è stata inviata al personale tramite e-mail e significa che ora ci si aspettava che tutti completino "la tipica quantità di lavoro più un giorno del fine settimana". Questo lavoro extra sarà, almeno in questo caso, pagato (molti altri studi non pagano extra in periodi di crunch).
Questo si pone direttamente in contrasto le promesse fatte solo un anno fa. Adam Badowski di CDPR scrive nell'email:
"Mi impegno a ricevere il pieno contraccolpo per la decisione. So che questo è in diretta opposizione a ciò che abbiamo detto sul crunch. Il crunch non dovrebbe mai essere la risposta. Ma abbiamo esteso tutti gli altri mezzi possibili per affrontare la situazione".
CDPR aveva promesso lo scorso anno che lo studio sarebbe diventato un luogo di lavoro più "umano" rispetto ad altri sviluppatori. Ma, a quanto pare, la promessa è stata infranta.
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Fonte: Kotaku.