Cyberpunk 2077 sarà un titolo "molto avanzato" dal punto di vista tecnologico. Confermata la creazione del personaggio e la scelta delle classi
Il presidente di CD Projekt, Adam Kiciński, condivide nuovi dettagli sull'atteso gioco ma parla anche della possibilità di lavorare con Nintendo Switch.
Durante la presentazione finanziaria dell'anno fiscale 2017 di CD Projekt, il presidente Adam Kiciński ha affermato che gli sarebbe "terribilmente" piaciuto dire qualcosa sul Cyberpunk 2077 e così, in realtà, è stato.
Infatti, come riporta Dualshockers, Kiciński ha finito per parlare un po' dell'attesissimo titolo.
Una società di analisi ha recentemente suggerito che il gioco potrebbe essere un progetto cross-gen che coinvolgerà le prossime console PlayStation e Xbox. A tal proposito, Kiciński ha spiegato che la prossima generazione non è stata ancora annunciata, quindi al momento si può solo speculare. Cyberpunk 2077 dal punto di vista tecnologico è "molto avanzato." La tecnologia dello studio è "pronta per interfacciarsi con le generazioni future." Il gioco è sviluppato in modo tale da sfruttare "l'hardware futuro, molto potente". Kiciński ha confermato anche che sarà possibile creare il proprio personaggio e scegliere tra varie classi. Questo quasi nega una voce diffusa in precedenza che sosteneva che lo studio si era spostato su un "design diverso" senza classi.
Alla domanda se ci sarà il comparto multiplayer in Cyberpunk 2077, ha confermato che, prima di tutto, lo studio offrirà un enorme gioco di ruolo per giocatore singolo, come nel caso di The Witcher 3.
Per quanto riguarda la possibilità di aggiungere il multiplayer nelle espansioni, il presidente ha affermato di non voler commentare, ma non conferma che questo non accadrà.
Alla domanda se lo sviluppatore stia considerando il genere Battle Royale per Cyberpunk 2077, Kiciński ha spiegato che al momento stanno prendendo in considerazione tutto e qualsiasi cosa, ma a tutt'oggi non ne stanno ancora discutendo. Il focus è per ora sull'immensa esperienza single-player senza alcuna microtransazione o pagamenti nascosti, proprio come nel caso di The Witcher 3, anche se sarà un gioco molto diverso, senza caratteri predefiniti e ambientato in un mondo futuristico.
Apprendiamo anche che l'inclusione di Geralt di Rivia in SoulCalibur VI non ha "incentivi finanziari" per lo studio, ma è uno "sforzo" promozionale.
Alla domanda se lo studio stia considerando Nintendo Switch come una piattaforma, Kiciński ha risposto che quando si parla dei giochi più grandi di CD Projekt si fa riferimento alle piattaforme più potenti come PC e console ad alta tecnologia. Per quanto riguarda gli altri titoli, per ora non ci sono piani per alcuna versione Switch, ma in futuro le cose potrebbero cambiare.
Vi ricordiamo che dai risultati finanziari per l'anno fiscale 2017 è emerso che la serie di The Witcher ha piazzato ben 33 milioni di copie.
Che ne pensate delle parole di Adam Kiciński?