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Dark Horse Comics si dà ai videogiochi lanciando la divisione gaming Dark Horse Games

Ora tutti pretendiamo un bel gioco di Hellboy.

Dark Horse Comics ha appena lanciato una nuova etichetta, che si occuperà di licensing e publishing di videogiochi: sia prodotti internamente che dati in licenza a software house esterne.

La casa editrice, nota soprattutto per i suoi titoli a fumetti molto amati presso il pubblico più smaliziato (nel paniere ha titoli come Hellboy, Usagi Yojimbo, 300, Sin City e le versioni americane di manga come Berserk e L'Immortale) è nata nel 1986 ma è sempre rimasta ancorata al cartaceo, offrendo i propri titoli in licenza senza controllo effettivo, a differenza di quanto succederà ora con Dark Horse Games.

A dirigere la sussidiaria sarà Johnny Lee, precedentemente incaricato presso Improbable e Docomo Digital, che afferma: "Abbiamo delle proprietà sempreverdi come Hellboy, e ci sarà sempre interesse nello sviluppare giochi e dare adito a collaborazioni".

E ancora: "Noi e i nostri partner possiamo valutare se personaggi e storia di una IP possono essere bene integrati in un gioco che sta venendo sviluppato. Penso che la maggior parte degli sviluppatori AAA con cui ho parlato preferiscono creare un gameplay e poi inserirci una IP, che non dover sviluppare a forza una IP." Non sono stati annunciati, ad ogni modo, titoli effettivamente in sviluppo, che saranno comunque basati su IP proprietarie: difficile che vedremo dei giochi di The Witcher (di cui Dark Horse pubblica i fumetti, in accordo con CDPR) realizzati da Dark Horse. Vedremo in futuro cosa succederà.

Fonte: GamesIndustry.biz