Days Gone 2 non si farà per colpa di voi giocatori? Il director di Days Gone: 'fatemi spiegare'
John Garvin tra pirateria e logica.
Per quanto la presunta bocciatura di Days Gone 2 sia solo un rumor e in realtà non si sappia in dettaglio a cosa stia lavorando Sony Bend Studio, le discussioni riguardo il progetto e i motivi per cui potrebbe non vedere la luce continuano a tenere banco.
Recentemente il director e scrittore di Days Gone (ma anche della serie di Syphon Filters), John Garvin, ha fatto parlare di sé per una dichiarazione che ha avuto il sapore dello sfogo. In parole povere ciò che è trasparito dalle sue parole è: non lamentatevi della mancanza di un sequel di Days Gone se non avete sostenuto il gioco comprandolo a prezzo pieno.
In seguito a delle reazioni anche piuttosto piccate, Garvin stesso ha deciso di tornare sull'argomento in una breve serie di tweet.
"Questo è quello che ho detto: se un videogioco non genera denaro probabilmente non avrà un sequel. Questo è un fatto dal punto di vista finanziario, del marketing e degli affari. Non posso credere che per alcuni sia una notizia scioccante. Inoltre non stavo nemmeno parlando di Days Gone, non faccio parte di Bend Studio da due anni. Ho detto a Jaffe (David, creatore di God of War con cui stava chiacchierando) che non so su cosa stiano lavorando, non so in dettaglio i numeri e l'aspetto finanziario. Stavo parlando della mia personale esperienza di come la pirateria su PSP mi abbia colpito duramente. Ciò che avrei potuto aggiungere è che QUALSIASI cosa che non genera denaro non viene supportata. VITA per esempio?
"Di nuovo, non ho idea dei numeri in dettaglio parlo solo per buon senso. Avete mai visto un film che avete amato ma che avete guardato senza pagare chiedendovi poi perché non abbia mai avuto un sequel? Quindi fate ciò che pensiate sia giusto. Non vi piace un videogioco? Ha tanti bug? Ascoltate le opinioni dei recensori? Pensate che costi troppo? Più potere per voi. Semplicemente non chiedetevi stupiti il perché non ci sarà un sequel in caso abbiate scoperto di amarlo dopo averlo comprato un anno dopo in sconto.
"Ho detto delle cose controverse in passato ma questa non è una di quelle: se qualcosa non è profittevole probabilmente non avrà un sequel".
Il concetto (e l'amarezza) di Garvin sembra sicuramente chiaro e decisamente sensato. Ora resta da vedere se per Sony e l'universo PlayStation, Days Gone giustifichi o meno un investimento per un sequel. Voi cosa ne pensate e cosa pensate delle parole di Garvin?