Days Gone, parla l'ex-director: 'Sony più interessata al voto su Metacritic che alle vendite'
Il peso del Metascore.
Durante un'intervista, il director di Days Gone, John Garvin, ha voluto dire la sua sull'attuale situazione che coinvolge Sony e i titoli sviluppati/attualmente in sviluppo.
Per chi non lo sapesse, qualche giorno fa Jason Schreier ha pubblicato un report, nel quale svelava alcuni importanti cambiamenti nella strategia interna di Sony, come il focus sulle IP importanti e i blockbuster a discapito dei titoli medio-budget e la cancellazione del sequel di Days Gone, presentato da Bend Studios, ma mai approvato.
Garvin ha voluto dire la sua e, nonostante non possa più confermare l'esistenza o meno di Days Gone 2 (lo sviluppatore ha lasciato la compagnia l'anno scorso), i suoi discorsi meritano di essere ascoltati, specialmente per quanto riguarda i presunti "metri di giudizio" di Sony:
"Il punteggio di Metacritic è tutto. Se sei il direttore creativo di un franchise e il tuo gioco è intorno al 70, non sarai direttore creativo di quel franchise per molto tempo.".
"Penso che se sei Disney, non puoi permetterti di far uscire un film scadente, anche se molte persone vanno a vederlo. Confermo che sarebbe stato in mio potere, come in Jeff e nei ragazzi di Bend Studios, quello di realizzare qualcosa adatto ad un pubblico più vasto. Non dico che avremmo dovuto spingere l'acceleratore sul politically correct, diventare woke e soddisfare i SJW. Non dico questo. Dico solo che una compagnia produce prodotti per milioni di persone ed è nostro compito assicurarci che sia redditizio e che ci sia un'audience sufficientemente vasta per far crescere il brand.".
Days Gone, nonostante buone recensioni e buone vendite, non ha mai veramente stupito la critica videoludica, di certo non come The Last of Us, Horizon o God of War, trasformandola a tutti gli effetti in una delle esclusive PS4 più "deboli".
Con il passare del tempo, il titolo ha acquisito un buon seguito di fan, gli stessi che ora implorano Sony di dare il via libera ad un sequel. Purtroppo, se diamo per buone le dichiarazioni di Garvin, Sony difficilmente sarebbe interessata ad un nuovo titolo in una serie da "metacritic giallo".
Ecco perché, inesorabilmente, prendono sempre più forma i rumor che vedono attivo lo sviluppo di un remake di The Last of Us.
Il destino di Days Gone sarà quello di restare un buon titolo all'ombra di produzioni PlayStation più titaniche, oppure l'imminente uscita del titolo su PC, fissata per il 18 maggio, potrebbe spingere Sony a dargli una seconda possibilità?
Se volete rispondere a questa domanda, potete provare il gioco voi stessi gratuitamente, riscattando Days Gone dai titoli PS Plus di aprile.
Fonte: TheGamer