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Il livello di difficoltà di Days Gone? Un'apocalisse difficile da affrontare

Parole d'ordine: tensione e sopravvivenza.

Tra livelli di difficoltà selezionabili ed "easy mode" adatte ai giocatori che non vogliono scontrarsi con delle sfide troppo impegnative, gli approcci alla questione difficoltà sono davvero molteplici e molto variegati. Qual è la strada che Sony Bend Studio ha deciso di imboccare con Days Gone? Ci sarà un livello di difficoltà selezionabile? Una modalità facile?

Come riportato da PushSquare, il director Jeff Ross ha rivelato a Game Informer che il gioco seguirà una strada per certi versi "radicale": non ci saranno opzioni per selezionare il livello di difficoltà né una modalità facile ma ci sarà spazio solo per una difficoltà di default.

"Il gioco in sé è piuttosto difficile, non è positivo quando è facile. Quando si tratta di un gioco difficile è tutto più eccitante, divertente e in un certo senso ricrea la concezione di apocalisse come qualcosa che ovviamente è una sfida molto dura da affrontare. Avendo una modalità facile si concederebbe troppo ai giocatori".

Come rivelato in altri interventi dal creative director, John Garvin, l'obiettivo degli sviluppatori è piuttosto chiaro: creare un open world in cui sia possibile imbattersi in un pericolo mortale in qualsiasi momento e in cui la tensione sia spesso piuttosto alta. Tra freakers, animali selvatici, predoni e imprevisti legati per esempio alla sua motocicletta, Deacon St. John (e quindi il giocatore) dovrà molto probabilmente tenere sempre alto il livello d'allerta.

Cosa pensate della scelta degli sviluppatori? Un'impostazione almeno in parte survival vi sembra azzeccata?