Il creative director di Days Gone risponde a 157 domande: il paragone con The Last of Us, la finestra di lancio, il gameplay e molto altro
Sapevate che ci saranno dei boss da sconfiggere?
Days Gone continua a far parlare di sé grazie all'approfondito coverage proposto sulle pagine di Game Informer e dopo il video gameplay che ci mostra la prima ora di gioco eccoci di fronte a un classico format del portale: un'intervista fondata su un botta e risposta veloce e conciso che spesso rivela dettagli da non sottovalutare.
Come riportato da VG247.com, il creative director, John Garvin, ha risposto a parecchie domande interessanti, a partire dai paragoni con The Last of Us fino ad arrivare ad alcuni aspetti del gameplay e alla finestra di lancio del gioco.
A quanto pare Garvin è piuttosto stufo del paragone con The Last of Us e per quanto entrambi i giochi propongano un protagonista dall'aspetto vissuto alle prese con creature che non sono strettamente zombie, Days Gone è molto diverso dall'IP targata Naughty Dog. Deacon St. John si muove in un open world in cui dovrà migliorarsi e migliorare la propria motocicletta (oltre a ripararla in caso di eventuali danni) e in cui a quanto pare per motivi di trama deciderà di non nuotare (acqua infetta?). Si troverà di fronte a delle condizione meteo che variano dinamicamente e nonostante l'impostazione open world il gioco sarà suddiviso in capitoli e proporrà degli eventi scriptati di una certa importanza.
Per quanto riguarda la finestra di lancio, il creative director afferma che il gioco uscirà prima di The Last of Us: Part II, nei primi mesi del 2019. Una frase interessante dato che rivela anche il fatto che il secondo capitolo di The Last of Us arriverà sul mercato solo a fine 2019 o forse nel 2020.
Dopo il video potrebbe esserci spazio per un piccolo SPOILER.
A quanto pare Days Gone ci metterà di fronte a dei boss e il boss finale sarà umano. A livello di "tono" della narrazione ci saranno anche delle scene commuoventi che potrebbero anche suscitare delle reazioni piuttosto emotive (qualche lacrima è da mettere in conto).
Cosa pensate delle nuove informazioni condivise dal creative director, John Garvin?