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Days Gone, lo sfogo del director: 'Non lamentatevi se non ci sarà un sequel se non lo avete comprato a prezzo pieno'

Logica comprensibile.

Durante un intervista con David Jaffe sul proprio canale Youtube, John Garvin, ex-direttore creativo di Sony Bend, responsabile di Days Gone, ha speso parole parecchio amare sul destino del gioco.

Ovviamente, si discuteva del famoso Days Gone 2, progetto che, stando ad alcuni report, era in sviluppo presso lo stesso studio, prima di essere cancellato da Sony stessa alla luce delle vendite non soddisfacenti del titolo originale.

Days Gone non avrà venduto moltissime copie al lancio, colpa anche delle recensioni tutto sommato tiepide, ma con il tempo è riuscito a ritagliarsi una nicchia sempre crescente di fan, i quali sono aumentati grazie all'arrivo del titolo su PS Plus. Ebbene, secondo Garvin, è proprio qui il problema:

"Ho un'opinione che il tuo pubblico potrebbe trovare interessante, ma anche farli arrabbiare parecchio. Se ami un gioco, compralo al fo***to prezzo pieno. Non ti dico quante volte ho sentito i giocatori dire 'Si, l'ho comprato in offerta' o 'L'ho preso con il Plus'.".

Ovviamente, Jaffe ha chiesto al director come fa un giocatore a sapere se gli piacerà un gioco, se non l'ha mai provato.

"Non lo sai, ovvio, dico solo, non lamentatevi se un gioco non ottiene un sequel se non è stato supportato al lancio. Per dire, God of War ha venduto milioni di copie al lancio e Days Gone no. Ovviamente parlo personalmente come sviluppatore. Non lavoro per Sony e non conosco i numeri precisi. Per esempio, quando lavoravamo a Syphon Filter Dark Mirror per PSP, siamo stati rovinati per colpa della pirateria e Sony non aveva ancora capito che danni rappresentavano per le vendite. Gli mostravamo i torrent, c'era un sito che aveva 200.000 copie di Dark Mirror in download. Sempre se mi ricordo i numeri giusti, potrei sbagliarmi, ma il punto è che ero arrabbiato, erano soldi che non entravano in tasca nostra. Per questo penso che l'interesse di un gioco non valga quanto l'acquisto a prezzo pieno. Questo vuol dire supportare gli sviluppatori direttamente.".

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Inutile controbattere: è chiaro che vendere più copie possibili sia uno degli obiettivi principali di qualsiasi videogioco, ma se le copie sono state acquistate usate o durante dei saldi, non potranno mai essere redditizie come un acquisto al day-one.

Days Gone avrà anche ottenuto una fanbase numerosa a posteriori, ma se le vendite iniziali sono state deludenti e le recensioni si sono trasformate in un Metacritic "giallo", allora è destinato a restare nel dimenticatoio di Sony?

Fonte: VideoGamesChronicle