Destiny 2: addio ai problemi di migrazione dell'host grazie al Cloud
Sembra si tratti di un miglioramento complessivo dell'esperienza online.
Sembra che Destiny 2 utilizzerà un nuovo modello di Netcode, una connessione ibrida che combina il peer-to-peer a server dedicati. Chiamata Activity Hosts, questa tecnologia renderà, a detta dello sviluppatore, Destiny 2 il primo titolo con connettività e gameplay online senza soluzione di continuità.
Il fastidioso problema della migrazione dell'host è stato infatti eliminato utilizzando, al posto dell'host fisico, il cloud. Questo dovrebbe evitare migrazioni dell'host improvvise qualora l'host della partita decidesse di abbandonare l'istanza.
I miglioramenti al netcode di Destiny 2 non si fermano qua: il codice di rete si mostra ritardi molto bassi. Posso essere anche inferiori a 1ms, per quanto siano fortemente dipendenti da giocatore a giocatore e da numerosi fattori, come il ritardo della risposta al controller.
C'è da dire che la nuova tecnica ibrida sfruttata nel netcode del titolo comporti anche un notevole traffico, sottolinea Segmentnext. Questo tipo di connessione rende anche più facilmente indentificabili gli indirizzi IP degli utenti che giocano, per quanto Bungie possa provvedere a nasconderli con il rilascio finale di Destiny 2.
E voi, che ne pensate di questi cambiamenti?