Diablo 3: come verranno diversificati lo Sciamano e il Negromante?
Ce lo spiega Travis Day di Blizzard.
Nel corso della Blizzcon, Blizzard ha annunciato l'arrivo all'interno di Diablo 3 di iconica come il Negromante, una classe che sotto certi aspetti potrebbe rivelarsi troppo simile allo Sciamano.
Dato che lo Sciamano è già in grado di evocare mostri, lanciare incantesimi e maledizioni, la compagnia ha dovuto lavorare duramente per evidenziare le differenze rispetto al Negromante. Il designer Travis Day ha spiegato a Polygon proprio questo aspetto.
"Una delle cose più importanti per noi era trovare il modo di distinguerlo dallo Sciamano perché quella classe ha in un certo senso occupato diverse possibile scelte di design in quell'ambito. Ci sono state molte discussioni sul modo in cui avremmo potuto diversificare le due classi rendendole entrambe belle e differenti".
Una delle differenze tra le due classi è il modo in cui i mostri evocati vengono gestiti.
"Nel caso delle evocazioni, degli scheletri e dei golem del Negromante, uno dei modi in cui li abbiamo diversificati è il fatto che diamo al giocatore il diretto controllo della propria armata, degli alleati non morti, permettendo di essere un vero e proprio comandante che dirige i propri scheletri".
Day sottolinea che si è lavorato duramente al fine di non trasformare questo aspetto in qualcosa di troppo complesso rischiando di sfociare in meccaniche da RTS. Con questa soluzione i giocatori potranno indirizzare l'interesse dei minion verso nemici ben precisi senza affidarsi al caso, diversamente da ciò che accade con lo Sciamano.
Saranno poi molto importanti le differenze dal punto di vista del tono stesso del Negromante, decisamente legato a "sangue e ossa" e a magie e minion associabili a quegli elementi.
C'è effettivamente il rischio che Sciamano e Negromante siano troppo simili? Cosa ne pensate?