Diablo II: Resurrected boicottato per colpa di Activision Blizzard? 'Dovete fare ciò che ritenete giusto'
Il supporto ad Activision Blizzard passa anche dall'acquisto di Diablo 2.
Sappiamo ormai tutti cosa è accaduto in quel di Activision Blizzard e non ci ritorneremo sopra. Però, sta accadendo qualcosa di particolare visto che è in arrivo Diabo II: Resurrected, il primo titolo a uscire dopo lo scandalo. Il direttore del design, Rob Gallerani, si è lasciato andare a dubbi etici non di poco conto.
"È stato sicuramente molto preoccupante sentire questo tipo di cose [...] e volevamo davvero supportare i nostri colleghi e i nostri collaboratori". Molti di questi pregiudizi adesso, pesano molto su di noi"
Proprio il designer si era prefissato un cambiamento allo stile di Diablo, ma che riguarda in generale gli RPG in salsa fantasy, per garantire che i personaggi sembrassero guerrieri e non persone appena "uscite da una discoteca".
Manca pochissimo alla release e sarà interessante il responso del pubblico. Qui la situazione non delle più semplici: da un lato, lo stesso Gallerani si è spinto a dire come i giocatori debbano agire in coscienza, visto i fatti accaduti in Activision Blizzard, e un loro acquisto significa supportare la compagnia. È chiaro come questa dichiarazione sia controproducente per il team che ovviamente deve tirare avanti a forze di vendite, ma essendo il primo titolo post bufera, il rischio di boicottaggio e "review bombing" è terribilmente alto, mettendo in mezzo sviluppatori che semplicemente, lavorano lì. Una bella gatta da pelare.
Fonte: Eurogamer.net