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E se l'attuale concetto di difficoltà diventasse un ricordo del passato? EA e il brevetto potenzialmente rivoluzionario

Adattamento e dinamicità le nuove frontiere di sfida.

EA per molti è sinonimo del tipico publisher brutto e cattivo che pensa sempre e solamente a scavare nelle tasche del povero videogiocatore di turno. Per carità, un pensiero sotto diversi aspetti comprensibile ma come ogni altro grande nome dell'universo videoludico, Electronic Arts potrebbe avere un ruolo chiave nel plasmare il futuro della nostra passione e per questo motivo ogni mossa più o meno rivoluzionaria e concreta non deve passare inosservata.

E se il concetto di difficoltà come lo conosciamo oggi diventasse semplicemente obsoleto, un ricordo del passato? La compagnia ha registrato un brevetto molto interessante nell'ottobre del 2020 che è stato pubblicato solo pochi giorni fa, a fine marzo. Il brevetto in questione rivela che EA ha sviluppato un sistema di difficoltà adattiva che calibra dinamicamente il livello di difficoltà di un videogioco.

L'obiettivo di EA è quello di spingere i giocatori ad essere maggiormente coinvolti e a giocare per più tempo. Come? Il sistema valuta l'attività passata del giocatore per creare un modello che preveda per quanto tempo l'utente potrebbe effettivamente giocare. Questa previsione viene poi utilizzata per calibrare la sfida in modo che il giocatore giochi effettivamente per il tempo deciso.

Ovviamente questo secondo elemento del brevetto solleva alcuni inevitabili dubbi dato che creerebbe un coinvolgimento fittizio imposto sempre e comunque a tavolino da EA o dagli sviluppatori. Ma al di là di questo, il concetto di difficoltà dinamica sembra sempre più diffuso e centrale per diverse compagnie.

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Al di là di EA, in passato vi abbiamo parlato di un altro brevetto legato alla difficoltà registrato da Sony. Il brevetto in questione delineava un futuro composto da boss con una difficoltà generata dinamicamente da una IA.

Sono solo ipotesi di futuri attualmente lontani ma la next-gen (o la next next-gen) potrebbero passare anche attraverso questo cambio di paradigma del concetto di sfida.

Fonte: IGN.com