L'accessibilità e la difficoltà facile penalizzano la visione artistica dietro a un videogioco?
Un dibattito che nasce da Sekiro.
Negli ultimi giorni non si è fatto altro che parlare di una presunta modalità facile per il nuovo titolo di From Software, ovvero Sekiro: Shadows Die Twice. La community si è divisa, da una parte c'è chi è favorevole ad una maggiore accessibilità e dall'altra chi teme che l'inserimento di una modalità facile vada in seguito a snaturare il gioco (sia a livello di meccaniche che dal punto di vista artistico).
Come riporta Dualshockers, Steve Spohn (dell'ente benefico AbleGamers) ha pubblicato un Tweet in cui spiega che l'accessibilità vuol dire semplicemente più opzioni, non meccaniche semplificate. Il director di God of War si è poi unito alla discussione con un altro Tweet, in cui spiega il suo punto di vista:
"L'accessibilità non ha mai (e non lo farà mai) compromesso la mia visione creativa. Secondo me l'accessibilità non va in contraddizione con la creatività di nessuno."
Per quanto se ne possa discutere, solo From Software avrà il diritto di decidere se rendere o meno più accessibile il suo Sekiro: Shadows Die Twice.
Sekiro: Shadows Die Twice è disponibile su PC, Xbox One e PS4, se volete saperne di più vi rimandiamo alla nostra recensione.
Voi cosa ne pensate di questa faccenda?