Skip to main content

Dishonored 2: alla scoperta dell'evoluzione di Emily e Corvo

Come sono cambiati i due protagonisti del titolo Arkane?

In attesa dell'uscita di Dishonored 2, fissata per l'11 novembre, Bethesda ed Arkane Studios hanno deciso di proporci una panoramica sui due protagonisti del nuovo capitolo del franchise, analizzando quanto Corvo Attano ed Emily Kaldwin siano cambiati dal primo capitolo.

Corvo era il Protettore Reale, accusato dell'omicidio dell'imperatrice Jessamine Kaldwin, ingiustamente imprigionato e condannato a morte. Sfuggito a fatica il giorno stesso della sua esecuzione, Corvo Attano viene marchiato dall'ultraterreno Esterno, ottenendo poteri soprannaturali e diventando un assassino. Nel disperato tentativo di proteggere la figlia di Jessamine, Emily, e di restituirle il trono, Corvo si avventura in cerca di vendetta per la morte dell'imperatrice.

Potente protagonista, Corvo è emerso come figura amata ed eroica. Ma per quanto riguarda il cuore del primo capitolo di Dishonored, è indubbiamente Emily Kaldwin il personaggio che ha conquistato i giocatori. Ancora bambina ai tempi di Dishonored, Emily era lo specchio delle azioni del giocatore. Le scelte di Corvo avevano un profondo effetto non solo sul mondo circostante, ma anche su Emily stessa, che decorava le pareti del suo nascondiglio con disegni che riflettevano il proprio umore. "Molti giocatori ci hanno raccontato di aver cambiato il proprio modo di giocare dopo essere tornati da una missione particolarmente violenta e aver trovato inquietanti disegni di Emily, realizzati con tinte scure" rivela il co-direttore creativo di Arkane, Harvey Smith.

Ambientato 15 anni dopo gli eventi del primo titolo, Dishonored 2 vede il ritorno non solo di Corvo Attano, ma anche di Emily Kaldwin. Ancora una volta, il gioco si apre con Jessamine: nella sequenza iniziale, Corvo ed Emily si troveranno a rendere omaggio all'ex imperatrice. "L'omicidio di Jessamine getta un'ombra su entrambi i titoli" spiega Smith. Tuttavia, questa volta Emily sarà un personaggio adulto e totalmente giocabile. "È ambizioso offrire due protagonisti nel gioco e lasciare che i giocatori scelgano liberamente," spiega Smith, "ma siamo entusiasti di questa scelta".

Un conto è essere entusiasti, un altro è trasformare un personaggio non giocabile in uno dei due protagonisti, immaginando non solo come questa giovane imperatrice si sia evoluta rispetto a quando era bambina, ma anche cosa possa fornire in termini di meccaniche di gioco rispetto all'esperto e disilluso Protettore.

Dunwall, imperatrice... assassina

Fin dalle prime fasi dello sviluppo di Dishonored 2, Emily è sempre stato un punto focale per Arkane. Secondo Smith, il team era "ossessionato" dall'idea di una Emily più grande di 15 anni. Come si sarebbe comportata sul trono? Come sarebbe diventata senza la madre? Come sarebbe cresciuta sotto la guida del Protettore Reale?

"Nell'approcciare un personaggio come Emily, dovevamo conoscere la sua storia, i suoi comportamenti e persino i suoi interessi," spiega Smith, "ma a livello di sviluppo del gioco, dovevamo anche sapere quali erano i suoi punti chiave. E così, siamo giunti alle seguenti conclusioni: Dunwall, imperatrice, assassina."

Contrariamente a Corvo, originario di Serkonos (la cui capitale è Karnaca, ambientazione principale di Dishonored 2), Emily è nata e cresciuta a Dunwall, prodotto di una cultura metropolitana ispirata all'Inghilterra. Ma Emily non è una cittadina qualsiasi: "A parte un tragico momento durante la peste del primo Dishonored, Emily ha avuto un'infanzia agiata" spiega Smith. Ha avuto i migliori tutori. I migliori vestiti. È stata protetta (forse anche troppo) come nessun altro a Dunwall. In poche parole, ha vissuto la vita privilegiata di un'imperatrice. Tuttavia, Emily non è stata soltanto cresciuta da Corvo, ma anche addestrata da lui. "Corvo ha sempre immaginato che un giorno i nemici di Emily sarebbero giunti con le armi in pugno," rivela Smith, "quindi in Dishonored 2 la ragazza ha il potenziale per diventare una vera assassina."

Importanti differenze

Questi tre punti chiave si riflettono nei comportamenti di Emily, nei suoi poteri... e persino nei suoi vestiti. "Emily non indossa certo degli stracci" spiega Smith. "Porta una giacca dal taglio asimmetrico con ricami dorati degni di una nobile cresciuta a palazzo. Ha buon gusto e i migliori sarti del paese." Anche le armi di Emily riflettono il suo stato di imperatrice: "Quando impugna una pistola o una balestra, capirete subito che sono state create dai migliori artigiani dell'impero delle isole" rivela Smith.

Anche i poteri di Emily, nuovi e completamente diversi rispetto a quelli di Corvo, riflettono il personaggio. "In un certo senso, possiamo dire che l'Esterno marchia le persone in base alla loro personalità" spiega il capo progettista Dinga Bakaba. "È un'imperatrice. È più giovane. Ha una personalità diversa. Quindi, i suoi poteri riflettono tutte queste cose. Ha vari poteri che le permettono di dominare la volontà altrui." Un esempio perfetto è Ipnosi, che evoca un'entità dell'Oblio in grado di ammaliare i nemici di Emily, consentendole di eliminarli con facilità o di passare oltre non vista. Un altro esempio: Domino, che collega più persone in modo che ogni azione abbia effetto su tutti i bersagli collegati. Degno di un'imperatrice. "Emily è esperta nel controllare la gente" spiega Bakaba.

Tutti i poteri originali di Corvo, invece, sono ripresi dal gioco originale, ampliati e potenziati. "Ora potrete acquisire dei potenziamenti e avrete a disposizione un albero dei poteri" rivela Bakaba. "Credo che i giocatori vivranno un'esperienza interessante giocando sia nei panni di Emily, sia in quelli di Corvo, poiché avere poteri diversi significa trovare soluzioni diverse ai problemi e vivere esperienze diverse".