Dying Light 2: Chris Avellone paragona lo sviluppo di un videogioco ad un gioco da tavolo
Sentiamo le sue parole.
Senza dubbio i vecchi giochi di ruolo cartacei come Dungeons & Dragons hanno avuto un forte impatto sui videogiochi, il Game designer di Dying Light 2 Chris Avellone (Fallout: New Vegas, Star Wars: Knights of the Old Republic II) ha infatti affermato durante un'intervista che lavorare su un videogioco è un pò come essere un Dungeon Master in un gioco da tavolo.
Come riporta Gamasutra, Avellone racconta di come fare il Dungeon Master nelle serate tra amici sia servito per poter capire i giocatori e creare avventure per tutti i gusti:
"Nel corso del tempo, e dopo aver commesso un sacco di errori, ho cercato di perfezionare le mie abilità di Dungeon Master per adattarmi ai giocatori. Questo significa, ad esempio, progettare avventure in cui le abilità di ogni personaggio avessero la possibilità di risaltare senza portare alla ribalta una sola persona."
Concentrandosi sulle differenze tra i vari giocatori, Avellone era quindi in grado di farli sentire speciali nell'ambito di un'esperienza condivisa:
"Molte delle tecniche usate per assicurarsi che il giocatore si diverta sono quasi le stesse utilizzate da un Dungeon Master perché in entrambi i casi bisogna prevedere cosa farà un giocatore quando verrà posto in una determinata situazione."
Ed essendo previsti in Dying Light 2 elementi da GDR, Avellone vuole assicurarsi che i giocatori siano catapultati in un universo reattivo:
"Avendo avuto la possibilità di lavorare su giochi estremamente reattivi, conosco alcune delle migliori tecniche per organizzare il flusso della trama e i personaggi, determinando un'ampia gamma di azioni."
Cosa ne pensate delle parole di Avellone e dei nuovi elementi da GDR classico?