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E3 2020 e gli altri eventi cancellati causa Coronavirus: un duro colpo, soprattutto per gli studi indie

Sarà un anno molto duro.

Quest'anno è stato un duro colpo per il mercato globale a causa della pandemia da Coronavirus: non è esente purtroppo l'industria videoludica, che ha visto la cancellazione dei maggiori eventi, E3 2020 compreso.

Per molte grandi aziende si tratta di una battuta d'arresto e possono resistere fino al prossimo anno. Alcuni creeranno i loro mini-eventi attraverso dirette streaming, mentre altri semplicemente passeranno quest'anno e pubblicheranno i loro annunci per una data successiva. Ma questa situazione come viene gestita dagli studi indie più piccoli? Un'intervista di GamesIndustry si focalizza su questi team che avevano intenzione di puntare tutto sugli eventi del 2020.

"Avevamo programmato un numero significativo di show per mostrare giochi e demo agli spettatori, ai creatori di contenuti e media e lavorare con i nostri partner commerciali in preparazione del lancio", afferma Audrey Leprince, co-fondatrice di The Game Bakers, un piccolo studio in Francia. "Stavamo programmando di fare il giro del mondo per partecipare a PAX East, GDC, EGX Rezzed, BitSummit, Twitch Con, Nordic Game Conference ed E3, per menzionare solo gli spettacoli che sono stati cancellati o rinviati...In un anno normale potevamo partecipare alla GDC e alla Gamescom solo per le nostre solite attività commerciali, ma in un anno in cui dobbiamo pubblicare un gioco bisogna essere molto presenti".

Gli studi parlano di come gli eventi siano di vitale importanza per avvicinare gente ai propri giochi o anche solo fare amicizia tra team di sviluppo e iniziare magari a collaborare insieme. "Questi eventi sono sempre i migliori per darti quella connessione umana, sia con i fan che con la stampa", afferma Victoria Tran, direttrice delle comunicazioni di Kitfox Games. "Creare giochi può essere davvero isolante, ed è difficile vedere il risultato a volte quando sei bloccato davanti a uno schermo per tutta la giornata a programmare o occuparti di gestire i reclami dei clienti. Ma in occasione degli eventi, puoi vedere l'eccitazione, parlare con vecchi e nuovi fan, e vedere gli altri sviluppatori attraversare situazioni simili - è davvero motivante. Inoltre, a volte gli sviluppatori individueranno bug o scopriranno cose del gioco grazie al feedback delle persone".

Per gli sviluppatori indie perdere questa connessione è un grande problema: gli sviluppatori di giochi che potrebbero avere un seguito in questo modo non avranno la possibilità di svelare i loro progetti al pubblico e creare un accordo con un editore. Alcuni giocatori non sentiranno parlare di un gioco che potrebbero adorare, mentre altri sviluppatori più sconosciuti potrebbero avere un anno molto difficile.

Tuttavia non tutto è perduto: alcuni di questi studi approfitteranno per migliorare le loro idee ed i loro giochi in via di sviluppo, mentre altri sperano che la cancellazione di eventi fisici possa aiutare a capire di investire tempo e denaro su eventi digitali, consentendo così ai piccoli sviluppatori di non spendere quantità ingenti di denaro per partire per partecipare a congressi magari lontani da casa. "In un certo senso, gli eventi creano un'enorme pressione, ed è molto costoso viaggiare e allestire uno stand, soprattutto a livello internazionale", afferma Tabby Rose di Axon Interactive. "Spero di riuscire a trasformare questa situazione in qualcosa di positivo per il mio studio".

Fonte: GamesIndustry