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EA: perdite per più di $3 miliardi in borsa dopo il caso Star Wars Battlefront II

Il valore azionario del publisher americano cala pesantemente.

Il caso delle microtransazioni e delle loot box di Star Wars: Battlefront II ha assunto nelle ultime settimane dimensioni sempre maggiori.

Ora, dopo il grande disappunto espresso dalla community mondiale, le ripercussioni su EA sembrano farsi ancora più concrete: come riportato da VG247.com, il valore azionario del publisher è infatti diminuito dell'8.5% dallo scorso mese. In altre parole, la casa americana ha subito perdite pari a 3,1 miliardi di dollari.

Vari analisti hanno appunto attribuito questi dati alle controversie che hanno caratterizzato il recente Star Wars Battlefront II. Il gioco è stato lanciato sul mercato lo scorso 17 Novembre, e nel solo Regno Unito le vendite hanno fatto registrare un calo di addirittura il 61% rispetto al precedente capitolo (a livello retail). Per quanto riguarda il mercato americano, non si sa ancora quante copie fisiche del gioco siano state vendute. I dati NPD per il mese di novembre saranno probabilmente rilasciati a metà dicembre, e allora sarà possibile valutare se il cambio di rotta di EA sulle microtransazioni abbia dato i suoi frutti o meno.

In una nota ai clienti, il senior research analyst della società di analisi Cowen, Doug Creutz, ha affermato che "EA deve prendere una posizione ferma e decisa sulle microtransazioni, prima che il governo venga coinvolto". L'analista inoltre sostiene che l'industry necessiti di standard ben definiti che regolino a dovere l'implementazione delle microtransazioni, "in modo da riqualificarsi agli occhi dei giocatori delusi ed evitare il pericolo di una regolamentazione imposta dall'esterno". Recentemente simili opinioni erano state espresse anche dalla compagnia SuperData.

Cosa ne pensate dello stato in cui versa attualmente EA? C'era da aspettarsi dei simili risvolti per la questione delle microtransazioni?