Eidos Montréal discute la controversia sull'apartheid di Deus Ex
"La fantascienza riflette la società".
Sembra che Deus Ex: Mankind Divided abbia ricevuto alcune critiche per il suo utilizzo del termine "apartheid".
Nello specifico, il gioco parla di un "apartheid meccanico", in cui gli esseri umani potenziati vengono segregati e visti con sfiducia.
Mary DeMerle, direttrice della narrativa di Deus Ex: Mankind Divided, ha affermato in un'intervista a Destructoid che il gioco fa uso della fantascienza per riflettere i problemi reali della nostra società.
"Quando abbiamo scelto di usare il termine 'apartheid meccanico', lo abbiamo fatto riflettendoci su e con non poche preoccupazioni. Quello che stiamo provando a fare con Deus Ex è osservare il mondo, non giudicare il mondo ma presentarlo con moltissime sfumature", ha dichiarato la DeMerle.
"Presentiamo il mondo in mondo in modo da permettere ai giocatori di interpretarlo e farsi una propria idea [...] stiamo cercando di essere il più veritieri e onesti possibile, ci spiace aver offeso qualcuno".
DeMerle ha concluso: "è questo uno dei migliori aspetti della fantascienza, riprende concetti che la società fa fatica a vedere".