Elite Dangerous: la spedizione che ha visto 13.000 giocatori viaggiare lungo la galassia di gioco è terminata
Pochi sono stati i sopravvissuti.
Circa sei mesi fa all'interno di Elite Dangerous cominciò una spedizione che coinvolse circa 13.000 giocatori. Ora che la spedizione è terminata si tirano le somme.
Come riporta Rock Paper Shotgun, attraverso un post pubblicato sul forum dal comandante Qohen Leth, veniamo a conoscenza di una serie di interessanti dati sulla spedizione.
Innanzitutto, dei 13.000 giocatori, solo un quarto ovvero 3747 piloti sono riusciti ad arrivare a destinazione verso il punto più distante della galassia di gioco, ovvero Beagle Point. Nonostante i giocatori una volta distrutta la propria nave e quindi deceduti si rigenerano, chi ha partecipato alla spedizione ha però perso tutti i dati registrati, oltre che settimane e forse mesi impiegati per studiarla.
Tuttavia i dati che trapelano in questo documento sono interessanti: ad esempio sappiamo che 3000 giocatori hanno distrutto volontariamente la propria navicella. Altri 2700 si sono schiantati lungo la strada soccombendo alla forza di gravità. Ma non tutti quelli che non hanno raggiunto il traguardo sono morti. Alcuni di loro potrebbero essere ancora là fuori, sospesi nello spazio grazie alla disconnessione, altri invece hanno deciso di tornare indietro.
A prescindere dalle enormi perdite, la flotta che ha partecipato alla spedizione ha raggiunto i propri obiettivi. Non solo un quarto degli esploratori è arrivato alla fine, molti altri hanno contribuito a costruire una stazione spaziale nel centro della galassia, che è stata creata nel sistema del Sagittario A fondamentalmente vicino a un buco nero. La stazione si chiama Explorer's Anchorage e ora è lì per i futuri turisti spaziali che fanno il lungo viaggio per esplorare la Via Lattea.
I dati hanno registrato anche alcune curiosità: ad esempio i nomi più gettonati per le navicelle spaziali sono "Discovery", "Aurora" e "Serenity". Inoltre, ben 16 navicelle sono state chiamate Icarus, ma non sappiamo quante di loro siano riuscite ad arrivare al traguardo.