xCloud è 'praticamente uguale a Netflix'. Il giudice di Epic Games vs Apple sul perché uno sia vietato e l'altro no
Due pesi e due misure.
Ancora una volta, la battaglia giudiziaria tra Epic Games e Apple sta rivelando informazioni privilegiate sull'industria dei giochi. Microsoft ha testimoniato ieri al processo come testimone per Epic e ha spiegato come le regole di iOS abbiano sostanzialmente bloccato il suo servizio di gioco xCloud.
Ora, il giornalista di The Verge, Adi Robertson sta seguendo ogni giorno il processo che dovrebbe durare almeno tre settimane e sta riportando sul suo account Twitter interessanti dettagli a riguardo. Lori Wright, vice presidente gaming, media and entertainment di Microsoft ha testimoniato parlando di come Apple abbia bloccato su iOS il servizio di cloud gaming di Microsoft.
Sappiamo tutti come Apple si sia rifiutata di inserire xCloud nei suoi dispositivi iOS e dopo che Wright durante la testimonianza ha ribadito il concetto, anche la giudice si è dimostrata confusa, non riuscendo a capire come mai Apple volesse utilizzare un'app per ogni gioco presente su xCloud. "Posso usare Netflix con un'app nativa e posso vedere molti film o programmi TV diversi o altro" ha dichiarato la giudice. "E' perché non eravate interessati a usare un modello in abbonamento?" ha chiesto a Wright, la quale ha risposto: "No, volevamo proprio usare il metodo che usa Netflix" spiegando poi il modello di Game Pass.
"Apple consente a Netflix di fare ciò che fa Netflix, ma non ci consente di fare ciò che fa Netflix. E ha richiesto la creazione di un'applicazione separata per ogni titolo di gioco che deve essere scaricato individualmente e inserito nel telefono" ha sottolineato Wright. Un metodo che svantaggerebbe Microsoft in favore di Apple Arcade, una sorta di "diretto concorrente" di Xbox Game Pass e xCloud.
Fonte: ResetEra