Epic Games accusa Google di 'detenzione di monopolio' in Australia
Le restrizioni di Google violerebbero i diritti dei consumatori.
Epic Games ha presentato un'altra azione legale contro Google, questa volta in Australia. Lo sviluppatore di Fortnite ha presentato istanza presso la Corte Federale dell'Australia, accusando Google di violare la legge australiana sui consumatori e la legge sulla concorrenza con il suo "quasi monopolio" sulla distribuzione e sui pagamenti delle app.
Questa decisione segue l'introduzione di un'opzione di pagamento diretto da parte di Epic, che aggira la commissione del 30% che sia Apple che Google prendono per le transazioni in-game, come stipulato nei loro accordi con gli sviluppatori. Epic ha già presentato istanza contro Apple in Australia a novembre e ora ha presentato istanza contro Google, Google Asia Pacific e Google Australia.
Nella sua denuncia, Epic formula molteplici accuse contro Google e le sue due sussidiarie, tra cui abuso del potere di mercato, trattativa esclusiva e comportamento irragionevole. Una dichiarazione ha ribadito che, come per gli altri casi, Epic non chiede danni a Google o Apple. Si tratta invece di "cercare semplicemente un accesso e una concorrenza equi a vantaggio dei consumatori e degli sviluppatori".
Google, a differenza di Apple, consente agli utenti Android di scaricare app da terze parti, sebbene Epic sostenga che ciò è "estremamente difficile e costringe la stragrande maggioranza degli utenti a ottenere app tramite Google Play Store". Conseguentemente, le app scaricate tramite Google Play Store devono pagare la commissione del 30% su tutti gli acquisti in-game.
Ora non ci resta che attendere e vedere come si evolverà la situazione: per adesso Apple ed Epic Games dovranno vedersela in tribunale a maggio.
Fonte: GamesIndustry