Epic Games parla delle difficoltà di integrare le modalità Save the World e Battle Royale di Fortnite
Stando agli sviluppatori, le due esperienze sono diverse ma non vanno in conflitto tra loro.
La storia di Fortnite è assolutamente peculiare, principalmente considerando la storia e le origini del suo successo. Il gioco presenta due modalità, una PvE, Save the World, e una PvP, Battle Royale, quella che si è dimostrata decisiva per lanciare Fortnite all'apice di tutte le classifiche del 2018.
Epic Games aveva dapprima portato Fortnite sul mercato nella sua versione Save the World, e solo in seguito si era occupata in soli due mesi di sviluppare il Battle Royale lanciando questa modalità come stand alone free-to-play. In una intervista concessa a Official PlayStation Magazine e riportata da Gaming Bolt, Epic ha parlato del processo di sviluppo del Battle Royale e delle scelte che il team ha dovuto compiere nel realizzare questa modalità.
"Parlammo di cosa potevamo integrare tra le due modalità", afferma Epic nell'intervista, "era un problema difficile da risolvere dato che le due avevano una velocità completamente diversa. Battle Royale è un'esperienza facile da digerire di 15-20 minuti, mentre Save the World è un RPG con un mondo persistente. Non è facile passare da uno all'altro".
Lo studio ha fatto l'esempio del sistema di classi, presente nella modalità PvE e assente nel Battle Royale. In Save the World ognuna delle classi ha statistiche diverse, comprese le hit box. "Se inserissimo queste classi nel Battle Royale, tutti sceglierebbero quella col minor numero di hitbox", ha spiegato Epic.
In ogni caso non sembra che le due modalità vadano in conflitto tra loro e anzi, è più probabile che entrambe contribuiscano ad aumentare la popolarità di Fortnite tra i giocatori. Ad ognuno il suo, così i giocatori possono scegliere quale delle esperienze offerte dal titolo di Epic fa più per loro.
Che ne pensate del punto di vista di Epic? In futuro vedremo qualche integrazione tra Save the World e Battle Royale?