L'ESA contro l'Organizzazione Mondiale della Sanità: "i videogiochi non causano dipendenza"
"Incoraggiamo fermamente un'inversione di rotta dell'OMS".
Come vi abbiamo già segnalato in più di un'occasione, l'Organizzazione Mondiale della Sanità sta lavorando alla prossima edizione dell'International Classification of Diseases, manuale diagnostico che non è stato aggiornato dal 1990 e che verrà modificato nel corso del 2018.
Tra le bozze del manuale trova spazio anche la definizione di Gaming Disorder, dei disturbi legati ai videogiochi (tra cui spicca la dipendenza) che sembrano essere in linea con altri disturbi legati alle droghe e medicinali, alcol e gioco d'azzardo. Per il momento ci troviamo di fronte a una semplice bozza ma la situazione non è passata inosservata e l'ESA (Entertainment Software Association), l'associazione di categoria dell'industria videoludica americana, ha deciso di esprimere la propria posizione (ovviamente) diametralmente opposta a quella dell'OMS.
Ecco quanto riportato da Games Industry:
"Proprio come avidi fan sportivi e consumatori di tutte le forme di intrattenimento più coinvolgenti, i giocatori sono appassionati e dediti nella gestione del loro tempo. Più di 2 miliardi di persone in tutto il mondo si divertono con i videogiochi. L'Organizzazione Mondiale della Sanità sa che il senso comune e le ricerche obiettive hanno dimostrato che i videogiochi non causano dipendenza. Il porre ufficialmente questa etichetta sui videogiochi banalizza incautamente i veri problemi mentali come la depressione o la fobia sociale che richiedono dei trattamenti e la piena attenzione della comunità medica. Incoraggiamo fermamente un'inversione di rotta dell'OMS per quanto riguarda le misure proposte".
Cosa pensate della posizione dell'ESA e della questione gaming disorder?