Un'ex pro-player di Counter-Strike: Global Offensive accusata di frode è stata condannata a 116 anni di carcere
La sentenza però può essere impugnata.
Shayene "shAy" Victorio è un'ex pro-player di Counter-Strike: Global Offensive per quanto riguarda il circuito brasiliano ed è stata protagonista di una spiacevole notizia.
Victorio ha fatto il suo debutto negli eSport di Counter-Strike nel 2008. È stata definita pioniera della scena brasiliana e si è ritirata lo scorso anno dal gioco professionale; da allora ha lavorato come influencer e streamer. Tra il 2013 ed il 2017 la giocatrice ha avviato un negozio online; l'accusa parte proprio da qui poiché circa 120 persone avrebbero accusato Victorio di non aver ricevuto la merce acquistata.
Anche se l'ex professionista è stata condannata, non è ancora stata arrestata, né è sotto la custodia della polizia. Secondo la legge brasiliana, Victorio è in grado di impugnare la sentenza. Qualora dovesse perdere tutti i suoi appelli, inizierà il suo periodo di detenzione. Tuttavia, il periodo più lungo che può scontare è di trenta anni, che è il periodo massimo di tempo in cui qualcuno può essere imprigionato in Brasile, indipendentemente dalla durata della reclusione originariamente fissata.
Su Instagram, Victorio ha detto ai fan che non è stata arrestata, che non sarà arrestata e non è una fuggitiva. "Il mio lavoro è la mia immagine", ha aggiunto. Ha spiegato che fa streaming regolari, è ben nota nella comunità Counter-Strike del paese e non è in una posizione difficile da trovare. Ha detto che la colpa è del suo ex marito, che si è preso la responsabilità al 100%. Ora si aspetta quindi che i suoi legali impugnino la sentenza.
Fonte: Kotaku