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Ex IO Interactive: "non capisco perché Square Enix abbia abbandonato il team di Hitman"

Martin Emborg parla di una scelta inaspettata.

Recentemente abbiamo parlato dei 5 milioni di giocatori unici raggiunti da Hitman, un risultato celebrato come un successo dai ragazzi di IO Interactive, software house da sempre legata alle avventure dell'Agente 47 che recentemente si è ritrovata alle prese con una transizione molto importante. Square Enix ha, infatti, deciso di abbandonare il team che d'ora in avanti è a tutti gli effetti indipendente.

Questa scelta ha stupito molti giocatori e addetti ai lavori. Come riportato da PCGamesN, anche Martin Emborg non si aspettava una decisione del genere. Emborg ha lavorato sull'ultimo Hitman fino a metà sviluppo circa e ora è il CEO di Ultra Ultra, software house che a settembre lancerà sul mercato il curioso Echo.

"È stato davvero bello vedere uscire il gioco...Penso che abbiano sicuramente fatto centro. IO Interactive sembrava realizzare ciò che promettevano sin dal primo gioco e penso che abbiano fatto molto bene con il modello che hanno deciso di utilizzare. In definitiva hai questo gioco moderno di Hitman che avevano promesso e dopo questo la separazione? Impossibile. Si tratta anche dell'unico team di Square che ha esperienza sia su una serie episodica che su un gioco supportato come un servizio, è una scelta ancora più strana.

"Non ho idea del perché Square Enix lo abbia fatto ma non ho dubbi sul fatto che IO sopravviverà e farà delle cose straordinarie. Useranno l'essere indie per realizzare qualcosa di folle. Uno dei motivi per cui lasciai fu la sensazione di sapere esattamente la direzione che la compagnia avrebbe preso, ora sono più liberi".

Cosa pensate delle parole di Emborg e della divisione tra Square Enix e IO Interactive?