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Facebook vs Pink Floyd, Roger Waters manda a quel paese Mark Zuckerberg: 'uno degli idioti più potenti al mondo'

Non le ha mandate a dire.

Il cofondatore e bassista dei Pink Floyd, Roger Waters ha avuto una forte reazione alla richiesta di Facebook di utilizzare una delle canzoni della band in un annuncio che promuoveva Instagram: "Vaffanculo. Assolutamente no!".

Waters è poi entrato nei dettagli sull'offerta durante un evento del giovedì in onore di Julian Assange. Durante una discussione sulla censura dei social media, Waters ha affermato che il CEO di Facebook Mark Zuckerberg gli aveva scritto quella mattina, offrendogli "un'enorme, enorme quantità di denaro" per utilizzare la canzone classica del 1979 "Another Brick in the Wall, Part 2" in un annuncio per Instagram. "E la risposta è, vaffanculo, assolutamente no" ha detto il membro dell'iconico gruppo. "È il loro modus operandi, quello di prendere il controllo di tutto. Non parteciperò a queste stronzate, Zuckerberg".

Waters ha poi letto ad alta voce l'offerta, citando Facebook che afferma: "il sentimento centrale di questa canzone è ancora così diffuso e necessario oggi, il che parla di quanto sia senza tempo il lavoro". Il membro dei Pink Floyd ha poi risposto: "Vogliono usare la canzone per rendere Facebook e Instagram ancora più grandi e potenti di quanto non lo siano già, in modo che possano continuare a censurare tutti noi in questa stanza".

Poi si è rivolto specificamente a Zuckerberg, definendolo un "piccolo coglione che ha iniziato come studente di Harvard che valutava le donne in base al loro aspetto" ed è finito come "uno degli idioti più potenti del mondo". Alla domanda se le persone dovrebbero eliminare Facebook, Waters ha risposto "probabilmente".

Fonte: Business Insider