Far Cry 5: gli animalisti del gruppo PETA prendono di mira il sistema di pesca del gioco
Secondo gli attivisti il gioco indurrebbe ad una caccia glorificante.
Il gruppo di animalisti PETA si è schierato contro Ubisoft ed il suo Fart Cry 5 accusando il sistema di pesca del gioco, riporta Psu.
Dopo tutto potrebbe sembrare una scelta bizzarra quella di schierarsi contro la pesca del gioco, quando vi sono molte altre attività violente contro animali quali orsi, aquile e lepri, ma a quanto pare secondo gli attivisti è proprio la pesca che ha qualcosa che non va.
Il gruppo critica "contenuti non etici" e si preoccupa del fatto che essi possano "glorificare e banalizzare caccia e uccisione di pesci o altri animali".
"Pescare consiste nell'attrarre pesci in una trappola, esponendoli alla paura e alla mancanza di respiro per minuti o ore, così come ad un'angosciosa lotta mortale prima di essere uccisi o tagliati vivi" riporta il gruppo di attivisti.
"Oggi sappiamo che un pesce è qualcuno e non qualcosa, i pesci sono curiosi vertebrati con personalità individuali" conclude.
Cosa ne pensate della faccenda?