Fares: "Roger Ebert sbagliava: i videogiochi sono arte? Chi dice il contrario dice qualcosa di follemente stupido"
Il creatore di A Way Out come sempre senza peli sulla lingua.
Josef Fares è sicuramente al settimo cielo per gli ottimi risultati commerciali di A Way Out ma in questo caso non ci concentriamo specificamente sull'opera di Hazelight Studios ma su una questione che ha spesso sollevato parecchi dibattiti tra detrattori e sostenitori. Di cosa parliamo esattamente? Della concezione di videogioco come opera d'arte.
In un'intervista concessa all'interno dell'ultima puntata di IGN Unfiltered, il director ha risposto a una domanda riguardante le dichiarazioni di Roger Ebert, famoso critico cinematografico che aveva affermato che i videogiochi non potranno mai essere considerati opere d'arte (all'argomento avevamo anche dedicato un articolo di approfondimento nel caso in cui vogliate saperne di più). Ecco la risposta di Fares.
"Mi ricordo che dissi a un giornalista che Ebert era uno che sparava solo ca***te e di dirgli di andare a fa***lo. Al di là di questo sì, aveva assolutamente torto, non ho nulla di personale contro di lui. Non parlo nemmeno con le persone che dicono che i videogiochi non sono arte, non ha nemmeno senso, è così follemente stupido.
"Se realizzassi un dipinto verrebbe considerato arte? La maggior parte delle persone direbbe di sì. Questa è una piccolissima porzione del realizzare un gioco. Penso per esempio alle concept art e quella è una piccolissima parte di un videogioco. Ci sono persone che pensano davvero che tutto sia realizzato grazie a un computer, che prendi un computer e che digiti: open-world, bla bla bla, invio ed è fatta. A volte le persone pensano in questo modo.
"Il negare totalmente il fatto che i videogiochi siano arte per me è una str****ta assoluta. È come dirmi "Hey, sono stupido vuoi parlare con me"."
Come da tradizione Fares non ha di certo peli sulla lingue nelle proprie dichiarazioni ma anche all'interno del mondo dei videogiochi c'è chi non si considera un artista. L'esempio più lampante è quello dell'iconico Shigeru Miyamoto che preferisce definirsi un designer piuttosto che un artista. Voi in questo particolare dibattito da che parte state? I videogiochi sono delle opere d'arte?