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FIFA 20 e l'assurdo bug che ha eliminato un pro player trasformando un rigore perfetto in un 'non goal'

Goal fantasma è un eufemismo.

Se il gioco conferma che non è un goal dobbiamo obbedire alla decisione del gioco. Questa è l'assurda spiegazione che il pro player di FIFA 20, Giuseppe Guastella, ha dovuto accettare dopo un caso di "goal fantasma" che è a dir poco incredibile.

Per chi non lo conoscesse Guastella è un cinque volte finalista dei mondiali di FIFA che gioca per il team eSport dei Los Angeles Galaxy e che è stato eliminato dalle qualificazioni Nordamericane per la FUT Champions Cup dopo che il titolo non ha accettato come goal un rigore che era stato realizzato alla perfezione. Un tiro all'angolino, un palo-goal da manuale e fondamentale per raggiungere la vittoria e passare il turno.

Peccato che per qualche motivo FIFA 20 non ha rilevato il goal in un bug che ha dell'assurdo e che ovviamente ha lasciato senza parole un povero Guastella che si è affidato a Twitter per mostrare ciò che è successo. Oltre al danno anche la beffa del commentatore che si comporta come se il rigore fosse stato effettivamente sbagliato.

Il pro player afferma che l'admin del torneo ha rifiutato di far ripetere la lotteria dei rigori nonostante l'evidente errore del gioco. Insomma, la reazione dell'admin è per certi versi peggio del bug stesso.

"Sono un giocatore estremamente appassionato e competo in questo gioco esprimendo tutto il mio potenziale! Tuttavia come si può prendere seriamente il gioco quando EA stessa non lo fa e non risolve questi problemi da scuole delle elementari? Se si fosse trattato di un professionista di alto livello in una qualsiasi altra partita esport queste cose non sarebbero accadute".

Di certo non è un bel periodo per la scena eSport di FIFA 20. Dopo la sfida a morra cinese tra due pro-player che hanno deciso di reagire in questo modo ai server offline, ecco un altro caso e un'altra situazione da dimenticare.

Fonte: Eurogamer.net