Final Fantasy XIV: Endwalker non è la fine e Naoki Yoshida parla del futuro del gioco
La fine si avvicina. O forse no?
"Si chiude una porta, si apre un portone", giusto? Non è proprio un tipico detto giapponese ma è quello che, in sostanza, accadrà dopo il rilascio di Final Fantasy XIV: Endwalker e la sua conclusione.
La nuova espansione, prevista per il 23 novembre, a quanto pare chiuderà tutti i discorsi lasciati in sospeso dal 2010 a oggi, ovvero da quando il gioco è stato lanciato, prima in una versione decisamente poco rifinita e amata, e successivamente, nel 2013, rinata e divenuta uno dei MMORPG più amati dal pubblico.
In una dichiarazione rilasciata a PC Gamer, Naoki Yoshida afferma: "A proposito della storia pluridecennale, abbiamo avuto la possibilità di chiudere un sacco di questioni in sospeso e sul finale molte altre domande troveranno risposta: le persone capiranno i motivi dietro tante cose che sono state presentate nel corso della storia."
"Tuttavia, ci sono aree del piante Hydaelyn che non abbiamo ancora esplorato. Continenti ancora da scoprire. Aree non ancora esplorate. Molte possibilità. E con la storia degli Shadowbringer, abbiamo imparato che la Torre di Cristallo funge da portale non solo per i Reami distanti, ma ci permette anche di viaggiare nel tempo, quindi possiamo andare nel passato e nel futuro. Ci sono ancora tante possibilità".
Fonte: PC Gamer