Fortnite e le cause legali per i diritti di danze ed emote: il giudice dà ancora ragione ad Epic Games
La sentenza stabilisce che la società non ha copiato il ballo.
La storia dei balletti rubati sembra non avere fine per Epic Games e per il suo Battle Royale, Fortnite. Recentemente un giudice federale ha respinto la causa da parte di due giocatori di basket del Maryland che accusavano i produttori di Fortnite di aver rubato la loro danza, inserendola nel gioco con il nome "Running Man".
Il balletto è stato inserito all'interno del gioco durante la Stagione 6 del precedente capitolo ed era a pagamento. I due giocatori, Jared Nickens e Jaylen Brantley, hanno fatto ricorso nel febbraio del 2019. Tuttavia anche questa volta è Epic Games a vincere: le norme del Copyright Act non tutelano balletti o altre forme artistiche di questo genere. Il giudice quindi ha respinto il risarcimento voluto dai due giocatori che ammontava a cinque milioni di dollari.
Non è la prima volta che Epic Games vince una causa di questo genere: in passato anche Alfonso Ribeiro, il Carlton de "Il Principe di Bel-Air", aveva fatto causa alla società. Sfortunatamente l'Ufficio Brevetti americano aveva dichiarato che l'attore non poteva detenere i diritti su un balletto, e in seguito ha ritirato la causa.
Attualmente si parla di ricorso, ma l'avvocato dell'accusa ha dichiarato che probabilmente non ci sarà, poiché i due giocatori non hanno denaro sufficiente per impugnare la causa.
Fonte: ESPN