Skip to main content

Fortnite: anche Epic Games difende la sua politica di microtransazioni davanti ai politici britannici

L'obiettivo di Epic Games è di "creare una forma divertente, giusta, flessibile, coinvolgente e generosa di intrattenimento interattivo".

Fortnite è stato un argomento di dibattito in tutto il Regno Unito da quando il Principe Harry, duca di Sussex, ha affermato che il gioco dovrebbe essere vietato.

Epic Games ed Electronic Arts hanno presenziato alla sessione con l'UK Parliament's Digital, Culture, Media, and Sport Committee. Quando le società sono state interrogate riguardo al commento del Principe, hanno ammesso di non aver raccolto i dati corretti necessari da presentare alla commissione.

Tuttavia, come riporta Fortnite Intel, il legale di Epic Games, Canon Pence, ha dichiarato: "Il nostro sforzo in Epic Games è quello di creare una forma divertente, giusta, flessibile, coinvolgente e generosa di intrattenimento interattivo".

Pence, rispondendo al commento del Principe ha detto: "Non penso che sia corretto definire Epic come una società che trae profitto dal denaro speso dai giocatori".

Oltre a questo Epic è sotto accusa per non aver registrato le date di nascita degli utenti, il che va contro la legge attuale presente nel Regno Unito. Pence, tra l'altro, sembra aver dichiarato alla commissione che Epic intenzionalmente non ha seguito le regole in vigore. Tuttavia il legale ha smentito in un secondo momento, mentre un membro del comitato lo ha invitato a risentire la sua dichiarazione.

Insomma, nonostante le accuse, Epic si dissocia completamente da ciò che ha dichiarato il Principe Harry smentendo di fare soldi con le microtransazioni e le loot box. Cosa ne pensate di questa presa di posizione da parte della società che già da qualche tempo è protagonista di alcune controversie?