Foxconn: uno sciopero blocca la produzione dell'iPhone 5
Ancora guai per l'impianto cinese.
Un nuovo sciopero ha bloccato per due giorni la produzione dell'iPhone 5.
Stando al gruppo per i diritti dei lavoratori China Labor Watch, circa 4000 impiegati Foxconn si sono ribellati venerdì pomeriggio, fermando la catena di montaggio del nuovo smartphone Apple in più punti.
I dipendenti, già frustrati all'idea di dover lavorare anche nella settimana festiva dall'1 all'8 ottobre, hanno incrociato le braccia di fronte all'ennesima richiesta (a loro dire) fuori parametro del controllo qualità, particolarmente esigente durante l'assemblaggio dell'iPhone 5.
In molti casi, infatti, i lavoratori cinesi hanno reagito in malo modo alle pressioni degli ispettori e hanno ripreso la produzione solo sabato, quando i vertici della compagnia hanno minacciato di licenziare chiunque si fosse "assentato" durante il proprio orario.
Diversamente dall'ultimo caso, vale la pena ricordarlo, la breve ribellione si è estesa fino a tre impianti, partendo da quello di Zhengshou.