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Le differenze tra Sekiro: Shadows Die Twice e Dark Souls? Ce le spiega Hidetaka Miyazaki

Il presidente di From Software parla del differente stile di gioco che caratterizza Sekiro.

In un'intervista concessa a 4Gamer e riportata, nei suoi punti salienti, da Siliconera, il presidente di From Software, Hidetaka Miyazaki, ha formulato qualche chiarimento sul gameplay di Sekiro: Shadows Die Twice, titolo che vedrà la luce a marzo 2019 su PC, PS4 e Xbox One.

Dopo essere stato posto a conoscenza del fatto che molti giocatori tendono ad associare lo stile di gioco di Dark Souls a quello di Sekiro, come se fosse una mera rivisitazione in salsa giapponese della fortunata serie videoludica, Miyazaki ha commentato: "Il metodo di combattimento in Sekiro è diverso, perché in primo luogo avviene lo scontro con le spade; in seguito, il giocatore deve trovare il giusto varco che gli consenta di attaccare le parti del corpo del nemico. Le tecniche di combattimento, in Sekiro, sono particolarmente efficaci: abbiamo voluto dare importanza alla possibilità di usare varie strategie per affrontare i nemici."

Miyazaki ha quindi voluto sottolineare la necessità di adattarsi a una serie di situazioni diverse, modificando la tattica degli scontri sulla base della tipologia del nemico e dell'ambiente circostante: "La posizione assunta con l'utilizzo del rampino, il modo in cui vengono sfruttati lo stealth e le varie estensioni del braccio, sono caratteristiche importanti. Non funziona attaccare e basta, oppure nascondersi tutto il tempo. Si tratta di usare tutto ciò che si ha a disposizione. Questa è la via del ninja in Sekiro."

Miyazaki ha quindi ribadito la necessità di pensare a un approccio diverso rispetto a Dark Souls. Alla luce di queste sue dichiarazioni, come cambia il vostro hype a proposito del nuovo gioco targato From Software?