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GeForce RTX 3080, c'è chi ne usa 78 per fare 130.000$ l'anno in cryptovalute

Altro che giocare!

Sapete perché non si trovano le GeForce RTX 3080 in giro? Semplice, molte sono state acquistate, magari in blocco, per un uso diverso da quello che ne fa di solito l'acquirente tipo: il mining di cryptovalute.

Le meraviglie di una scheda potente come la GeForce RTX 3080 non si esauriscono nel campo grafico, difatti: gli speculatori del campo delle crypto valute le usano per creare delle mining machine o, addirittura, delle mining farm, con interi server dedicati unicamente ad "estrarre" monete virtuali, con risultati anche importanti, se chi lo fa la sa lunga sull'argomento. Nello specifico, sta facendo il giro del mondo l'ultima follia di un privato, tale Simon Byrne di Las Vegas, che ha collegato tra loro ben 78 GeForce RTX 3080 (nello specifico, in 13 array da 6 schede l'uno) alla ricerca di un profitto che, a conti fatti, non tarderà ad arrivare.

Certo, c'è voluto un sostanzioso investimento iniziale: le GeForce RTX 3080, di listino, costano circa 700 dollari ma il prezzo è subito lievitato, vista la penuria, a cifre vicine ai 1200 dollari. Prendendo per buono il costo maggiore, si tratta di un investimento di circa 93000 dollari solo per le schede, a cui vanno aggiunti gli altri requisiti software e hardware, nonché i costi vivi di mantenimento dell'impianto, in primis l'elettricità.

Secondo i calcoli (chiaramente approssimativi) del sito techarp, tolte le spese vive del mese, ogni scheda genererebbe circa 165$ al mese, per un profitto totale in ETH di 17,3, ovvero quasi 13000 $ al mese (12.840, secondo la stime precisa), al cambio attuale. Il che, vuol dire che l'investimento sarà ripagato in appena dieci mesi, diventando estremamente lucrativo in seguito. Decisamente niente male.

Fonte: Techarp via TweakTown