Ghost of Tsushima ha evitato il soprannaturale per rimanere il più autentico e reale possibile
Una precisa scelta di Sucker Punch.
Durante l'avventura di Ghost of Tsushima, incontrerete una serie di missioni che vanno dalle più semplici missioni di recupero a quelle che richiedono un po' di lavoro investigativo. Tra queste ci sono i Mythic Tales che inviano i giocatori a cacciare le leggende di Tsushima con ricompense importanti. Queste quest e altre che inviano i giocatori a caccia di demoni o fantasmi sono molto vicine al soprannaturale, ma c'è sempre qualche elemento di chiusura che riporta il gioco alla realtà.
Fondamentalmente, ogni volta che i giocatori pensano di essere in territorio soprannaturale, in realtà sono gli umani ad essere dietro ai problemi.
Comicbook ha avuto l'occasione di parlare con il director di Ghost of Tsushima, Nate Fox, al quale è stato chiesto se ci fosse mai stato un momento durante lo sviluppo in cui i creatori hanno preso in considerazione l'aggiunta di qualsiasi tipo di elemento soprannaturale. Fox ha affermato che l'intenzione era di mantenere il gioco "radicato nella realtà" per tutto il tempo.
"Non volevamo assolutamente rendere il gioco soprannaturale", ha detto Fox. "Volevamo mantenerlo radicato nella realtà. Quindi, mentre il gioco è basato sulla realtà, le persone che vivono sull'isola di Tsushima hanno le loro convinzioni. Le storie che incontrate all'interno di quei racconti mitici, le persone che narrano quei racconti credono che siano vere."
Ci sono elementi spirituali in Ghost of Tsushima, ma siamo lontani dal soprannaturale.
"Volevamo creare un sentimento di autenticità", ha continuato Fox. "E ci sono certamente alcuni elementi spirituali che spingono un po' oltre la realtà, come il vento-guida. I Racconti Mitici parlano della tradizione, della la storia di quest'isola. Incontrerete questi cantastorie, vi parleranno di questi incredibili eventi. E poi nel fare la missione, ripercorrerete le orme della storia."
Che ne pensate?
Fonte: Comicbook.